Conto deposito: è un investimento che protegge davvero dallinflazione?

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di Redazione Economia27 feb 2023

Conto deposito: è un investimento che protegge davvero dall’inflazione?

I conti deposito sono conti bancari che consentono di depositare una certa somma di denaro in cambio di un rendimento. Possono essere proposti come un prodotto finanziario indipendente, ma a volte sono inclusi all’interno del normale rapporto di conto corrente. Nel primo caso il conto deposito permetter soltanto di accreditare le somme sul conto e ritirarle secondo le regole stabilite dalla banca, mentre nel secondo caso si possono utilizzare tutte le funzionalit del conto corrente oltre a beneficiare dei vantaggi del conto deposito con una soluzione 2 in 1 che semplifica la gestione del proprio denaro. In ogni caso, quando si sceglie di aprire un conto deposito, si ottiene un interesse sulle somme presenti sul conto. Questa opzione interessante per chi desidera far fruttare la liquidit extra che ha sul conto e vuole attenuare gli effetti negativi dell’inflazione sul proprio potere d’acquisto.

Un investimento a basso rischio da non lasciarsi sfuggire

Con l’aumento dei prezzi cresciuta notevolmente la domanda di conti deposito. Il successo di questo prodotto finanziario risiede sia nella semplicit di sottoscrizione sia nel fatto che si tratta di un’operazione a bassissimo rischio. Si pu aprire un conto deposito online in pochi minuti, anche senza dover andare in banca e senza dover stampare dei documenti. Una volta depositati i propri soldi, non bisogna far altro che aspettare che maturino gli interessi. Dal momento che non ci si espone sul mercato, il tasso di rendimento offerto dalla banca garantito e non c’ il rischio di ritrovarsi con un rendimento inferiore o di perdere denaro. Inoltre, i conti deposito sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD), che protegge i clienti della banca in caso di fallimento della stessa, fino a 100.000 euro per risparmiatore. Gli interessi vengono riconosciuti in anticipo oppure a fine vincolo o ancora periodicamente (ogni 3 mesi, 6 mesi o 12 mesi) in base alle condizioni contrattuali definite dalla banca.

Ci si pu proteggere dall’inflazione con un conto deposito?

Nel corso del 2022 in Italia i prezzi sono aumentati come non si vedeva da tempo. Il tasso di inflazione lo scorso anno stato dell’8,7% e si tradotto in una forte perdita del potere d’acquisto da parte degli italiani. Molti di coloro che hanno dei risparmi si sono mossi per cercare di mettersi al riparo dagli effetti negativi dell’inflazione e proteggere il proprio denaro. Aprire un conto deposito la soluzione meno rischiosa per quantomeno attenuare le perdite. Sul mercato possibile trovare conti deposito che offrono un rendimento annuo che arriva fino al 4% lordo. Questo tasso ancora inferiore rispetto a quello dell’inflazione, ma perlomeno permette di contrastare l’aumento dei prezzi ottenendo degli interessi. Quando si apre un conto deposito bisogna comunque ricordare che agli interessi si applica una ritenuta del 26% a titolo di tassazione e che prevista un’imposta di bollo dello 0,2% sulle somme depositate.

Come trovare il conto deposito pi giusto per le proprie esigenze

Confrontare le offerte di conti deposito di pi banche la soluzione migliore per trovare il prodotto pi adatto per le proprie esigenze. Quando si valuta l’apertura di un conto deposito bisogna decidere innanzitutto se optare per un deposito libero o per uno vincolato. Nel primo caso, a fronte di un rendimento pi basso, la banca permette di ritirare le somme depositate in qualsiasi momento, mentre nel secondo caso il denaro bloccato per tutta la durata del vincolo, solitamente compresa tra 1 e 5 anni. Naturalmente, il rendimento proporzionale alla durata del periodo per il quale ci si impegna a non prelevare le somme depositate. Ci sono anche opzioni che permettono di sbloccare il denaro dietro pagamento di una penale o rinunciando agli interessi maturati. In molti casi le banche offrono questo tipo di prodotto gratuitamente, non prevedendo n il pagamento del canone annuo n spese di gestione.

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