Corlazzoli: Chi aggredisce davvero gli insegnanti è lo Stato con le classi pollaio. Come si può insegnare con 29 studenti? [VIDEO]

Alex Corlazzoli ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale della scuola italiana in un’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola Tv. Le sue parole mettono in luce la crisi sistemica che affligge l’ambito educativo nazionale.

Corlazzoli evidenzia l’aggressione dello Stato manifestata attraverso le classi sovraffollate, che limitano seriamente la qualità dell’insegnamento. Sottolinea come la legge Gelmini non sia stata modificata da nessun governo successivo, mantenendo rapporti numerici insostenibili tra docenti e alunni, specialmente nella scuola dell’infanzia con un insegnante per 25 bambini, 29 alle scuole superiori.

L’aggressione continua con oltre 200.000 docenti precari e circa 170.000 bambini con disabilità privi di continuità didattica. Un quadro desolante che pone l’Italia in una situazione di disagio rispetto ad altri paesi europei.

Il giornalista critica la mancanza di competenza e autorità della politica, che non fornisce gli strumenti necessari agli insegnanti per esercitare la loro autorità in modo efficace. Corlazzoli invoca una riflessione seria sulle politiche educative, che dovrebbero essere indirizzate verso l’educazione piuttosto che la punizione.

Corlazzoli sottolinea l’importanza di coinvolgere i genitori nel processo educativo, enfatizzando il ruolo sociale degli insegnanti non solo nei confronti degli alunni, ma anche delle loro famiglie.

Il docente e giornalista ribadisce l’importanza delle competenze pedagogiche ed empatiche per gli insegnanti, sottolineando che non tutti sono tagliati per questo mestiere. Questa verità, secondo Corlazzoli, viene spesso oscurata dalla propaganda politica che ignora le vere aggressioni subite quotidianamente dai docenti.

Infine Corlazzoli critica l’assenza dell’educazione sessuale nelle scuole primarie italiane, una lacuna che pone l’Italia in netto ritardo rispetto ad altri paesi europei. Invita a una riflessione profonda sulle politiche educative, per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni.