di Marco Gasperetti
Lo studio dei papiri bruciati durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d. C. offre nuove rivelazioni sullo stile di scritture che era inclinato a destra per motivi estetici
Continuano a raccontarci segreti e meraviglie i Papiri di Ercolano, la pi grande testimonianza dell’et ellenistica carbonizzati dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., recuperati nel Settecento e adesso decifrati grazie a un lavoro straordinario dei ricercatori dei progetti europei e del ministero, GreekSchool e EpicureanPolemic coordinati dal professor Graziano Ranocchia, docente di Papirologia al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’universit di Pisa. Gli studiosi sono infatti riusciti grazie all’uso di tecnologie innovative e leggerli completamente e a capire i loro segreti.
La scrittura inclinata a destra
L’ultima scoperta, pubblicata anche su Nature, riguarda lo stile di scrittura (i Papiri di Ercolano sono scritti in lingua greca) che, grazie a una vera e propria impaginazione che gli antichi usavano, ha un’estetica inclinata a destra. Che per gli scribi di allora evidentemente era la migliore possibile per appagare non solo la mente ma anche la vista. Insomma, se vogliamo fare un paragone scherzoso, un po’ come la Torre di Pisa, straordinario capolavoro che per grazie alla sua inclinazione ha moltiplicato l’interesse del visitatore. La nuova scoperta stata presentata all’universit di Pisa.
Le tecniche
Anche gli scribi antichi che esercitavano la loro arte sui papiri di Ercolano utilizzavano diversi tipi di griglie per delimitare lo specchio di scrittura, – spiega il professor Ranocchia – una tecnica che si ipotizzava ma adesso per la prima volta abbiamo una conferma scientifica. I ricercatori hanno utilizzato tecniche di riproduzione iperspettrale che consente di visualizzare tutte le bande visibili e non visibili dell’infrarosso e dell’ultravioletto, la scansione Terahertz e l’Ocp, tecnologie che permettono di penetrare nella materia e raccogliere informazioni sul testo nascosto da strati multipli o sovrapposti. I papiri di Ercolano sono una straordinaria collezione filosofica di matrice epicurea che coprono l’intera et ellenistica, dal 300 a. C. sino all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. – spiega il professr Ranocchia -. Un tesoro scoperto nel Settecento ma che soltanto oggi possibile decifrare completamente grazie un sistema integrato di tecnologie e ricerca filologica.
4 maggio 2023 (modifica il 4 maggio 2023 | 14:53)
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