La Corte dell’Aja: ad abbattere il volo Mh17  fu un missile dei filorussi del Donbass

di Redazione Online

Aereo nel 2014 colpito da un missile Buk partito da località Pervomaisk. Tre condanne in contumacia per due russi e un ucraino: ma è improbabile che ora scontino la pena

Il voto malese Mh17, diretto dall’Olanda a Kuala Lumpur, fu abbattuto nei cieli dell’Ucraina orientale da un missile di tipo Buk sparato da Pervomaisk, una località nel distretto di Lugansk, al momento dell’abbattimento sotto controllo dei militanti separatisti filorussi. Nell’incidente morirono tutti i 283 passeggeri — 80 erano bambini — e i 15 membri dell’equipaggio.

È questa la prima parte del verdetto definitivo sull’abbattimento del volo malese 14 luglio del 2014, emesso dal tribunale olandese di massima sicurezza allestito vicino all’aeroporto Schiphol di Amsterdam. «Frammenti del missile Buk trovati nei corpi delle vittime sono prova inconfutabile del fatto che fu questo missile a causare l’abbattimento del volo», ha spiegato la corte olandese, che ha condannato in contumacia all’ergastolo i tre sospetti – i russi Igor Girkin e Serghei Dubinski e l’ucraino Leonid Kharchenko – ritenuti colpevoli dell’abbattimento del volo Mh17 il 17 luglio 2014 in Ucraina. Al termine della sentenza, durata oltre due ore, i giudici della corte hanno ritenuto «che solo la massima pena è una sentenza appropriata alle conseguenze di tali atti per cui condanna all’ergastolo i tre imputati».Nessuno degli imputati si è presentato al tribunale di massima sicurezza nei Paesi Bassi per il verdetto, mentre decine di famiglie hanno viaggiato da tutto il mondo per ascoltare la sentenza dopo un processo durato due anni e mezzo. I pubblici ministeri avevano chiesto l’ergastolo per i sospettati, ma è improbabile che ora i tre scontino la pena. Piet Ploeg, presidente della fondazione MH17, che ha perso il fratello, la cognata e il nipote, fuori dal tribunale ha auspicato che il verdetto possa aiutare le famiglie ad andare avanti. Il russo Oleg Pulatov è stato assolto, secondo la sentenza letta dal giudice Hendrik Steenhuis.

Anche il team di investigatori internazionali che ha indagato per quasi quattro anni sul disastro era arrivato alla stessa conclusione nel 2018. La Russia ha sempre negato un suo coinvolgimento: «I missili — hanno spiegato ripetutamente dal Cremlino — non hanno mai varcato il confine con l’Ucraina», respingendo le accuse degli investigatori dell’inchiesta internazionale.

Il premier olandese Mark Rutte ha commentato: «Sentenza un passo per la verità e la giustizia». Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelkensky ha definito una «decisione importante» quella presa dal tribunale olandese. «La punizione per tutte le atrocità russe – sia allora sia adesso – sarà inevitabile», precisa Zelensky su Twitter.

17 novembre 2022 (modifica il 17 novembre 2022 | 16:41)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-17 15:07:00, Aereo nel 2014 colpito da un missile Buk partito da località Pervomaisk. Tre condanne in contumacia per due russi e un ucraino: ma è improbabile che ora scontino la pena , Redazione Online

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version