Cos’è la chiesa del reverendo Moon, che il killer di Shinzo Abe accusa di averlo rovinato

di Guido Santevecchi

Il capo della sezione giapponese ha confermato che la madre del killer di Abe appartiene alla setta (nota per i matrimoni di massa) a cui il leader ucciso aveva mandato una lettera di ringraziamento. L’assassino furioso per le donazioni in denaro fatte dalla madre

Se l’ex marinaio giapponese di 41 anni diventato operaio, poi disoccupato «perché mi sentivo stanco», infine assassino di Shinzo Abe, dice tutta la verità, la fine dell’ex primo ministro del Giappone è stata decisa per una lite familiare a lui ignota causata dal denaro donato a una setta religiosa.

Alla polizia che lo interroga dall’8 luglio, Tetsuya Yamagami appare «calmo e distaccato» e ha raccontato di essersi voluto vendicare perché «mia madre era seguace di un’associazione religiosa alla quale aveva donato molto denaro, tutta l’eredità ricevuta da mio padre quando morì, tanto che ci siamo trovati in difficoltà economiche insormontabili… ho pensato di dover punire i responsabili… però non riuscivo a trovare nessuno dei capi di quella setta e così ho deciso di uccidere Shinzo Abe, perché sapevo che era in qualche modo collegato».

La conferma

Gli investigatori non hanno fatto il nome del gruppo religioso, definendolo «una certa organizzazione». Ma diversi giornali di Tokyo l’hanno identificata nella «Chiesa dell’Unificazione», che fu fondata nel 1954 dal predicatore sudcoreano Sun Myung Moon, il quale sosteneva di essere una sorta di Messia nato in tempi di Guerra fredda. Oggi, in una conferenza stampa a Tokyo, il capo della sezione giapponese della «Chiesa dell’Unificazione», Tomihiro Tanaka, ha confermato che la madre dell’assassino Yamagami era una grande devota, che veniva spesso in chiesa e che aveva fatto un’importante donazione, ma ha negato che sia pratica comune sollecitare denaro: «Chi crede, può fare donazioni piccole o grandi, ma niente è sollecitato né tantomeno imposto… Non riesco a capire come sia sorto quest’odio che forse ha portato al delitto, come religioso sono inorridito dalla violenza e sconvolto di fronte alla perdita di un politico così amato e rispettato».

Matrimoni di massa

Tanaka ha concluso che Shinzo Abe «non è mai stato un membro registrato o un consigliere del nostro gruppo religioso, anche se aveva espresso sostegno al nostro impegno per la pace mondiale». In Asia, ma anche negli Stati Uniti, la Chiesa dell’Unificazione ha preso piede e si è radicata, svolgendo attività di proselitismo religioso e di sostegno a politici conservatori e nazionalisti. Il «reverendo Moon» è diventato celebre nell’America degli Anni 70 perché organizzava matrimoni di massa tra adepti, spesso spingendo all’unione seguaci di differenti nazionalità con lo scopo dichiarato di «costruire un mondo religioso multiculturale».

In Italia le nozze di Milingo

Il luogo delle cerimonie nuziali combinate era il celebre Madison Square Garden di New York. In Italia, il reverendo Moon salì alla ribalta nel 2001, quando officiò le nozze tra l’ex arcivescovo zambiano Emmanuel Milingo e una donna sudcoreana aderente alla setta. Nella casse della Unification Church arrivavano tante donazioni che si potè permettere di fondare il quotidiano conservatore Washington Times, che nel corso degli anni ha sostenuto i presidenti Reagan, Bush padre e figlio e Donald Trump.

Il seguito in Giappone

In Giappone la associazione religiosa ha circa 300 mila proseliti, compresi alcuni attori famosi, un interessante gruppo di consenso corteggiato anche dalla politica. Ha appoggiato anche il liberal-nazionalista Shinzo Abe, che come ha confermato Tanaka, aveva ringraziato mandando un messaggio a una convention dell’associazione religiosa. Il collegamento finisce qui: in Giappone molti politici conservatori sono stati sostenuti da vari gruppi religiosi. Ma un piccolo partito aveva accusato pubblicamente l’ex primo ministro di aver appoggiato quella setta «straniera».

Il piano del killer

Nel clima avvelenato dei social media, l’ex militare Yamagami forse ha trovato ispirazione per il suo piano di vendetta per la bancarotta causata dalla madre. La Chiesa dell’Unificazione ha una sede a Nara, la città dove è stato assassinato Abe. Si trova vicino al luogo dell’ultimo comizio elettorale tenuto venerdì 8 luglio a sostegno di un candidato della sua corrente nel Partito liberaldemocratico. Yamagami sostiene di essere andato sul posto ancora con l’idea di punire con la sua doppietta artigianale un «capo della setta che aveva fatto rovinare mia madre». Non avendolo trovato, avrebbe deciso di sparare all’ex primo ministro. Un racconto che però lascia ancora aperti diversi dubbi: risulta che Yamagami aveva seguito ossessivamente diversi altri spostamenti di Abe e che il giorno prima era andato a Osaka a un altro comizio. Aveva premeditato e ben preparato il delitto.

11 luglio 2022 (modifica il 11 luglio 2022 | 14:00)

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, 2022-07-11 12:13:00, Il capo della sezione giapponese ha confermato che la madre del killer di Abe appartiene alla setta (nota per i matrimoni di massa) a cui il leader ucciso aveva mandato una lettera di ringraziamento. L’assassino furioso per le donazioni in denaro fatte dalla madre , Guido Santevecchi

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