Vincenzo Schettini, il noto professore “social”, ha rivoluzionato il modo in cui la fisica viene percepita e insegnata. Grazie ai suoi canali Youtube, TikTok, Instagram, Spotify e Facebook, seguiti da milioni, ha reso concetti come l’energia, la forza e l’elettromagnetismo più accessibili e divertenti. Ma quali sono gli ostacoli che ha incontrato nel suo percorso didattico?
Lo spiega in una lunga intervista a Il Goriziano.
Gli argomenti che tendono a spaventare maggiormente sono la termodinamica e l’elettromagnetismo. Questi temi, legati a fenomeni invisibili come le cariche elettriche e la cinetica dei gas, sono stati percepiti come ostici a causa di un approccio didattico tradizionalmente troppo teorico e privo di emozione. Schettini ha sottolineato l’importanza dell’emozione nel racconto scientifico, un elemento che ha sempre integrato nelle sue lezioni.
Con l’avvento del suo canale Youtube “La fisica che ci piace” nel 2015, Schettini ha anticipato l’esplosione della didattica online che avrebbe accompagnato la pandemia. Sebbene non si ritenga un pioniere, essendosi ispirato ad altri, ha riconosciuto il valore dell’imitazione come veicolo di una sorta di reazione a catena positiva nel mondo della didattica online. Molti, ispirati dal suo metodo, hanno inaugurato i loro canali, creando una comunità di insegnanti “social”.
La collaborazione e l’apertura mentale rappresentano la spina dorsale della rete di rapporti che Schettini ha costruito con altri insegnanti “social”. L’ambiente digitalizzato ha promosso un atteggiamento più aperto e collaborativo, contrastando la chiusura talvolta presente nel mondo dell’insegnamento tradizionale.
Il background musicale di Schettini, con un diploma in violino e didattica della musica, ha contribuito ad arricchire il suo approccio didattico. La musica gli ha permesso di esplorare la creatività e la comunicazione, competenze che ha sapientemente trasferito nella sua carriera di insegnante. La sua direzione del gruppo gospel “Wanted Chorus” è un esempio di come la musica e la fisica possano coesistere armoniosamente nel suo percorso professionale.
Schettini vede l’insegnamento come un mezzo per continuare a esprimere la sua vena artistica. La flessibilità che la professione docente offre, consente una gestione più elasticità del tempo, facilitando la prosecuzione delle sue passioni artistiche e musicali.
Al di là dei concetti scientifici, Schettini si prefigge di instillare nei suoi studenti la curiosità e l’apertura mentale. È attraverso l’esplorazione di nuovi ambiti e l’acquisizione di conoscenze diverse che si forma un individuo completo. Dalla fisica alla musica, passando per le lingue e l’arte, l’approccio didattico di Schettini si rivela un invito entusiasmante alla scoperta e all’apprendimento continuo.
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