Costa: «Via la mascherina alla Maturità. Al lavoro per un decreto mercoledì»

di Adriana Logroscino

Il sottosegretario alla Salute invita i colleghi di governo a essere «coerenti e responsabili». Polemica con Bianchi: non possiamo delegare scelte politiche ai dirigenti scolastici

«Gli esami di maturità devono svolgersi senza mascherina. È una questione di coerenza e di responsabilità. Sono fiducioso che in occasione del primo consiglio dei ministri, il 15, approveremo un brevissimo decreto che dispenserà gli studenti da questo obbligo: non ha più ragioni di permanere. Non ragioni scientifiche, almeno». Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, è determinato a portare mercoledì tutto il governo sulla posizione che sostiene da tempo.

Sottosegretario, perché parla di coerenza e responsabilità?
«Non capisco come si possa sostenere con un maturando diciottenne che può andare al seggio elettorale, domenica, senza mascherina, ma non potrà varcare l’ingresso della scuola senza indossarla. Ecco perché dico che è questione di coerenza, considerando anche che l’eventuale affollamento è controllabile con più facilità in classe in sede di esame che in un seggio e che gli esami si svolgono da seduti».

Perché allora, secondo lei, questa decisione, sollecitata da più parti, non è stata già assunta?
«È una scelta politica, non basata su ragioni scientifiche. Ma dobbiamo dirlo con estrema onestà. Non prendiamo in giro i cittadini. Non lo meritano. Non lo meritano i ragazzi che tanto hanno patito in questi due anni. Prendiamoci la responsabilità di una scelta. Senza uscite come quella di affidare la decisione ai dirigenti scolastici».

Non ha apprezzato l’osservazione del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha sostenuto che, in sede di esami orali, sono i presidenti di commissione a decidere se il candidato può abbassare la mascherina?
«Non si può dire ad altri di assumere decisioni che spettano a noi. È in gioco la credibilità della politica stessa. Dobbiamo continuare a dimostrare la coerenza che abbiamo fin qui adoperato contro il Covid. Ma sono ottimista. Sto lavorando, a nome del mio partito, Noi con l’Italia, perché un decreto di una riga che cancelli l’obbligo di mascherina per gli studenti, venga approvato già mercoledì 15. Si tratta di una decisione che richiede pochi minuti. Sono ottimista: prevarrà la politica del buonsenso».

In generale lei ritiene che sia tempo di abbandonare le ultime restrizioni e che il virus sia sconfitto?
«No, ma siamo in una fase di convivenza con il virus, il vero obiettivo che il governo si era prefissato. Non abbiamo mai parlato, infatti, di un irraggiungibile contagio zero. Che questa convivenza sia stata raggiunta lo dicono i dati, a patto di osservare quelli giusti. Cioè non quelli relativi al contagio, ma quelli che fotografano la situazione negli ospedali. Una situazione gestibile in cui si possono finalmente garantire le attività ordinarie».

E che pensa rispetto agli allarmi su una eventuale ripresa imponente di circolazione del virus dopo l’estate?
«In generale io penso sia sbagliato sacrificare troppo il presente per timore di un eventuale futuro. È vero che covid ci ha abituato a repentini cambiamenti di scenario. Ma la situazione quest’anno è diversa. La struttura è rodata. E la stragrande maggioranza dei cittadini è vaccinata».

La situazione di tranquillità che attraversiamo, però, ha fatto crollare le somministrazioni di terze e quarte dosi. Che situazione si prospetta in autunno, secondo lei?
«È vero, c’è un rischio di sottovalutazione del virus. Abbiamo già il problema di una bassissima adesione di anziani e superfragili alla quarta dose prevista per loro. E abbiamo ancora 3 milioni di italiani che non si sono sottoposti alla terza dose. Per l’autunno arriverà un vaccino aggiornato, anche alle varianti. E non escludiamo che sia necessario un richiamo anche annuale contro il Covid. Il mio più grande timore rispetto a ottobre, è come risponderanno gli italiani a questa nuova campagna, se necessaria? Agli scettici, a tutti quelli che contestavano le misure restrittive vorrei dire che dovrebbero ammettere che sono state le restrizioni a far decollare la campagna vaccinale. Quindi quelle scelte fatte per mettere in sicurezza il Paese sono state efficaci. Dimostriamo di avere imparato. Fidiamoci della scienza».

11 giugno 2022 (modifica il 11 giugno 2022 | 14:06)

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, 2022-06-11 12:07:00, Il sottosegretario alla Salute invita i colleghi di governo a essere «coerenti e responsabili». Polemica con Bianchi: non possiamo delegare scelte politiche ai dirigenti scolastici, Adriana Logroscino

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