la pandemia Mezzogiorno, 22 marzo 2022 – 16:30 Punzi (Cotugno): «Occorre riprendere la campagna vaccinale sui bambini, molti di essi portano l’infezione in famiglia» di Angelo Agrippa La curva regionale dei contagi fa un imprevisto balzo in avanti, dopo l’anemico bollettino del week end, e fa registrare 10.788 nuovi casi, di cui 9.442 positivi all’antigenico e 1.346 al molecolare su 57.006 test complessivi, quindi con una incidenza elevata che sfiora il 20 per cento. Preoccupante anche il dato sui decessi: 9 quelli delle ultime ventiquattro ore e 15 le vittime delle scorse settimane ma registrate appena ieri. Insomma, è il segno che la cosiddetta Omicron 2 dilaga anche in Campania. «Rallentare con il liberi tutti»«Per ora la pressione ospedaliera non è particolarmente avvertita — spiega Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento delle Malattie infettive dell’ospedale Cotugno —. Ma con questi numeri in crescendo temo che occorra rallentare un po’ sul liberi tutti e contenere i contagi. In ospedale per ora arrivano soprattutto pazienti con altre patologie che sono risultati positivi al pronto soccorso di altri ospedali, mentre i ricoverati con polmoniti sono tutti non vaccinati. Bisogna essere prudenti con la Omicron 2 che resta la variante più contagiosa e soprattutto, da ciò che osservo, noto che molti sono i casi di bambini che si infettano a scuola e portano il contagio in famiglia. È necessario — conclude Punzi — vaccinare i più piccoli e i giovani, la campagna di vaccinazione si è arenata, e tentare ancora di convincere coloro che non sono protetti a vaccinarsi, anche perché con l’arrivo di tanti profughi ucraini, popolazione poco coperta dal vaccino, il rischio di vedere diffondersi nuove varianti è molto elevato». Bassa la copertura vaccinale tra bimbi e adolescentiIn Campania la copertura vaccinale per i più piccoli si è fermata su percentuali davvero irrilevanti: nella fascia tra i 5 e gli 11 anni sono appena il 30,26% i bambini che hanno ricevuto la seconda dose, mentre sono un po’ di più, il 32,92% quelli ai quali è stata somministrata la prima dose. Nella fascia tra i 12 e i 19 anni solo il 39,54% ha ricevuto la booster a fronte del 79,89% con la prima dose. Nell’età più avanzata della gioventù, vale a dire dai 20 ai 29 anni, sono poi il 57,92% ad aver ricevuto la booster e l’85,63% ad aver fatto la prima dose. Dall’Ecdc: la pandemia non è finita, aprite gli hub per l’autunnoChe la pandemia non sia finita e che la situazione epidemiologica continua a fluttuare, anche o soprattutto a causa delle varianti del virus, lo conferma anche la direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) Andrea Ammon nel corso di un’audizione al Parlamento europeo. La dirigente dell’Ecdc ha sottolineato che «l’andamento delle notifiche (dei contagi) sta aumentando di nuovo» anche se il tasso di decessi sta diminuendo (tuttavia muoiono più di seimila persone ogni settimana). Il fatto che una malattia sia diventata endemica «non significa che non sia rischiosa». Ora — ha proseguito — vaccinare la popolazione europea contro la Covid-19 «è quasi una missione impossibile, perché c’è Omicron», che viene considerata meno pericolosa. «So che i Paesi membri stanno chiudendo i centri di vaccinazione, ma spero che abbiano piani per riattivarli il prossimo autunno». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccarequi. 22 marzo 2022 | 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-03-22 18:17:00, Punzi (Cotugno): «Occorre riprendere la campagna vaccinale sui bambini, molti di essi portano l’infezione in famiglia»,