Covid, come la Corea del Nord combatte la pandemia: tè allo zenzero e gargarismi con il sale

di Cristina Marrone

La popolazione non è vaccinata, non ci sono medicine ed è stato rifiutato l’aiuto dall’estero. E il regime tranquillizza suggerendo rimedi naturali alternativi

Gargarismi con acqua salata e tè allo zenzero. Il regime di Pyongyang suggerisce alla popolazione di combattere il Covid con la medicina tradizionale. In una fase in cui la Corea del Nord è alle prese con un’elevata diffusione del virus i consigli diffusi dai media per combattere quella che viene definita «febbre» sono una palese presa in giro nei confronti della popolazione che periodicamente riceve l’ordine di rinchiudersi in casa.

Il regime ha chiuso ermeticamente le frontiere all’inizio del 2020 e non ha accettato vaccini dall’estero, neanche quelli offerti da Pechino (la Cina aveva offerto tre milioni di dosi). Nessuno dunque è vaccinato e la Nord Corea, insieme con l’Eritrea, è l’unico Paese al mondo a non aver avviato una campagna di vaccinazione. L’entità dell’epidemia non è nota. I casi «di febbre» hanno ormai superato i due milioni (2,24 milioni) e i morti sono 65. Ma i casi di Covid confermati da Pyongyang sono soltanto 168, un solo decesso.

La Bbc, monitorando i media statali, è riuscita a ricostruire come viene curato il Covid. Per coloro che non sono gravemente malati il giornale del partito del governo ha raccomandato i classici rimedi della nonna: tè allo zenzero o al caprifoglio e una bevanda a base di foglie di salice. Le bevande calde potrebbero lenire alcuni sintomi del Covid come il mal di gola o la tosse e aiutare i pazienti quando perdono più liquidi del normale. Lo zenzero e la foglia di salice potrebbero eventualmente ridurre il dolore, ma nessuno di questi intrugli è un trattamento contro il coronavirus.

Ogni mattina i media di Stato trasmettono una sorta di bollettino dei casi di febbre letto da Ryu Yong-chol, che la Reuters ha battezzato il dottor Fauci nordcoreano. Ed è lui che dispensa consigli per come affrontare il virus

I media statali hanno mandato in onda l’intervista a una coppia che raccontava di fare gargarismi con acqua salata mattina e sera e, secondo l’agenzia di stampa statale, migliaia di tonnellate di sale sono state inviate a Pyongyang per creare una «soluzione antisettica».

Il Covid si trasmette principalmente inalando goccioline disperse nell’aria attraverso naso e bocca, ma una volta che è entrato si diffonde negli organi e si replica e nessun gargarismo potrà raggiungerlo

La televisione ha suggerito di utilizzare ibuprofene, amoxicillina e altri antibiotici. In effetti ibuprofene e paracetamolo possono abbassare la temperatura ed alleviare sintomi come mal di testa, mal di gola, ma non possono eliminare il virus ed impedirne lo sviluppo. E gli antibiotici sono utili contro le infezioni batteriche, non virali e anzi l’abuso può sviluppare resistenza. Finora nel mondo occidentale sono stati approvati tre antivirali destinati a chi è più debole, per evitare il ricovero in ospedale: paxlovid, molnupiravir e remdesivir.

L’entità dell’epidemia non al momento chiara, ma gli analisti paventano che sia più grave di quanto annunciato e si ipotizza che possa avere serissime conseguenze per il Paese dato lo stato carente del sistema sanitario nazionale, la diffusa malnutrizione e il fatto che i 26 milioni di abitanti sostanzialmente non siano vaccinati. La Corea del Nord ha da sempre adottato la politica «zero-Covid» della Cina e di altri Paesi asiatici, politica bollata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) come «insostenibile». «Mentre il primo coronavirus poteva essere contenuto con i lockdown, la variante Omicron non può essere fermata né cancellata , come dimostra l’esperienza del resto del mondo», aveva spiegato l’Oms riferendosi alla formidabile contagiosità di BA.2 e rivolgendosi alle autorità cinesi che applicano la politica «zero Covid». Se la variante Omicron sembra essere meno letale di molti precedenti ceppi del virus, questa apparenza si fonda sostanzialmente sugli alti livelli di immunità raggiunti dalla popolazione di molti Paesi occidentali e sulla protezione offerta dai vaccini ampiamente diffusi in quelle zone. Tutte cose inesistenti in Corea del Nord , dove la popolazione è ancora «vergine» al virus e altamente suscettibile: qui il virus potrebbe fare una strage, in barba alle tisane calde e ai gargarismi con il sale.

20 maggio 2022 (modifica il 20 maggio 2022 | 20:06)

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, 2022-05-20 22:53:00, La popolazione non è vaccinata, non ci sono medicine ed è stato rifiutato l’aiuto dall’estero. E il regime tranquillizza suggerendo rimedi naturali alternativi, Cristina Marrone

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