Covid, smart working per i fragili se i casi aumentano? La misura scade il 30 settembre, il governo valuta nuovi provvedimenti

Con l’aumento repentino dei contagi da Covid, le decisioni riguardo al lavoro agile per i lavoratori fragili, sia del settore pubblico che privato, sono nuovamente al centro delle discussioni. La scadenza prevista è il 30 settembre, ma il mutato panorama epidemiologico potrebbe cambiare le carte in tavola.

Il ministero del Lavoro guidato da Marina Calderone ha dichiarato che è troppo presto per prendere decisioni definitive. Paolo Zangrillo, Ministro della Funzione pubblica, ha ribadito questa linea di pensiero, sottolineando che eventuali proroghe verranno considerate solo dopo una valutazione approfondita della situazione. La proroga dello smart working semplificato per i fragili richiederebbe un investimento tra i 30 e i 50 milioni, beneficiando circa 800.000 lavoratori.

Una delle sfide più grandi si presenta nel settore scolastico. La riapertura delle classi avrebbe impatti economici notevoli, poiché lo Stato dovrebbe garantire stipendi supplementari per ogni docente fragile in smart working. La definizione di “fragili” include persone con compromissioni immunitarie, pazienti in attesa di trapianto, persone in trattamento oncologico e chi soffre di patologie specifiche. La Legge di Bilancio 2023 aveva stabilito termini più rigidi per lo smart working, ma un decreto legge aveva posticipato la scadenza a settembre.

Dal 1° ottobre, i lavoratori fragili dovranno firmare accordi individuali per continuare a lavorare da casa, rispettando i piani aziendali. Tuttavia, alcune eccezioni permetteranno lo smart working esteso fino al 31 dicembre, come nel caso di lavoratori del settore privato con figli under 14 e di coloro particolarmente a rischio di contagio.

Il governo Meloni non ha fornito, allo stato attuale, indicazioni su ulteriori proroghe. Sebbene l’opposizione avesse proposto un’estensione fino alla fine del 2023, la decisione finale prevede un posticipo di tre mesi, con alcune eccezioni che estendono la durata fino a dicembre. La situazione rimane fluida, e la sicurezza dei lavoratori fragili rimane una priorità in queste incerte volte.

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