di Emanuele BuzziIl capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera: «Dai falchi parole sprezzanti» Davide Crippa, avete fatto cadere il governo, non le sembra da irresponsabili in questo momento? «Ho sempre espresso in tutti i contesti interni il mio orientamento, dettato soprattutto dalla preoccupazione per il Paese, e ho lavorato fino alla fine per favorire il dialogo. Si era giunti a valutare in maniera concreta l’ipotesi di votare la fiducia garantendo poi un appoggio esterno. Dopo la replica del presidente Draghi la situazione è scivolata verso un’altra strada». I mercati oggi sono in ribasso e lo spread sale. «Era una delle molte preoccupazioni che hanno animato il dibattito sulla permanenza nel governo, siamo stati noi i primi a parlare di pandemia energetica e di profonda crisi economica che non potrà che aggravarsi nel prossimo autunno a meno che non si tenti di arginarla assumendo iniziative forti». Conte ha detto che da Draghi c’è stato un atteggiamento sprezzante verso il M5S. «Ci siamo sforzati di vedere in alcuni passaggi un tentativo di dialogo, che in una logica di mediazione interna ci aveva portato a valutare l’appoggio esterno. La replica non è stata caratterizzata da toni accomodanti e di mediazione e questo purtroppo ha contribuito a far precipitare gli eventi». A suo avviso l’esecutivo andava salvato? «Secondo me si doveva lavorare per star dentro e incidere nei provvedimenti in lavorazione che, stando alle dichiarazioni di Draghi, dovevano tradursi in corpose misure economico-sociali per contrastare il caro energia e sostenere il potere d’acquisto, da varare entro fine luglio. Auspichiamo che negli affari correnti, comunque, si possa intervenire in qualche misura ad alleggerire il peso che i cittadini stanno già sopportando da mesi». Come giudica l’atteggiamento dei falchi? Ha definito vergognosi gli attacchi nei vostri confronti. «La dialettica politica è spesso aspra quando ci si confronta soprattutto nei momenti di estrema difficoltà e delicatezza . Ma alcuni toni utilizzati in assemblea nei confronti dei colleghi sono stati sprezzanti, non rispettosi di un confronto democratico e risultano ancor più incomprensibili alla luce del fatto che il dibattito sulla posizione da assumere è stato vivo e acceso fino alla fine: ancora alle 17 di ieri pomeriggio (mercoledì, ndr) si ipotizzava, in un confronto ampio, di votare la fiducia». Ci sarà una scissione? «Il dibattito e il confronto su posizioni differenti in seno ad una assemblea non deve per forza di cose tradursi in una scissione. Considero ancora il confronto interno un momento di valorizzazione per tutti quelli che lo conducono con linearità e rispetto dell’altro». Si parlerà del tetto dei due mandati. A suo avviso vanno fatte deroghe? «È una decisione che dovranno prendere Conte e Grillo. Il M5S è evidentemente cambiato: oggi non corre più da solo, ma in un quadro che prefigura alleanze nel campo progressista. Personalmente credo che debba essere svolta una analisi costi benefici nel disperdere patrimoni di esperienze consolidati in oltre dieci anni di militanza ed esperienza nelle istituzioni. E poi, sacrificando le figure di maggiore esperienza, rinunciando a candidarle nei collegi uninominali, si rischierebbe di cederli a mani basse a un alleato, con esperienza di lungo corso ma appartenente a un’altra forza politica». Danilo Toninelli auspica il ritorno di Di Battista: sarà il vostro nuovo leader? «Il capo politico è Giuseppe Conte. Per quanto mi ricordi, Alessandro si è disiscritto dal M5S». 22 luglio 2022 (modifica il 22 luglio 2022 | 08:05) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-07-22 06:05:00, Il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera: «Dai falchi parole sprezzanti», Emanuele Buzzi