Crotone, abusi edilizi su calanchi con vista mare. Sei condanne per lottizzazione abusiva

I quattro grandi capannoni – mai ultimati – realizzati sulla sommità della collina in località Reina hanno rappresentato un abuso edilizio. Adesso a dirlo è il Tribunale di Crotone che ieri ha condannato i sei imputati coinvolti nel processo di primo grado scaturito dall’inchiesta della Procura, sulla presunta lottizzazione abusiva che aveva portato alla costruzione di quattro fabbricati con vista mare, i quali da capannoni secondo l’accusa sarebbero statti poi trasformate in abitazioni.
La giudice Elvezia Cordasco, accogliendo “in toto” le richieste avanzate dal pubblico ministero Alessandro Rho, ha inflitto un anno di carcere e 25 mila euro di ammenda ciascuno a tre imprenditorii fratelli Armando Scalise (53enne) e Salvatore Scalise (54), e Orlando Fantasia (40) – e al progettista e direttore dei lavori Gioacchino Bonaccorsi (56). Mentre sei mesi di reclusione e 15 mila euro di ammenda a testa sono stati comminati a ciascuno degli altri due imputati del procedimento: l’ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune capoluogo Sabino Domenico Vetta (77 anni) e l’ex funzionario del Municipio Gaetano Stabile (67). Tutti dovevano rispondere del reato di lottizzazione abusiva. Inoltre, per cinque dei sei accusati – Salvatore Scalise, Orlando Fantasia, Gioacchino Bonaccorsi, Sabino Domenico Vetta e Gaetano Stabile – il Tribunale ha disposto la sospensione della pena.
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Pietro Guerra

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