Csm, Valentino: Io indagato? Non ne so nulla, cè un pentito che inventa storie. Contro di me palate di fango vergognose

di Redazione PoliticaLe parole dell’ex sottosegretario alla Giustizia che era candidato come membro laico del Csm per FdI e che ha fatto un passo indietro Sarei iscritto nel registro degli indagati a Reggio Calabria sulla base delle parole di un pentito che inventa delle storie e che io ho denunciato per calunnia. Ma di questa vicenda, utilizzata in modo spregiudicato, io non so nulla, non so se vero, ma non ho ricevuto mai nulla, non so se sono indagato n cosa mi contestato. Si tratta di palate di fango vergognose, ma ho fatto immediatamente un passo indietro perch la funzione troppo importante e dunque non potevo correre rischi, ma difender la mia onorabilit. Cos all’AdnKronos il penalista calabrese Giuseppe Valentino, ex sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, che ieri, dopo essere stato indicato da FdI come membro laico del Csm, ha fatto un passo indietro. Nel 2000, mentre difendevo un parlamentare del Psdi – spiega Valentino all’AdnKronos -, rimasi coinvolto in una vicenda da cui scaturirono una serie di equivoci. Tutto venne archiviato nel 2004 o 2005. Da allora non seppi pi nulla. Per, e veniamo ai fatti che ci riguardano, ogni tanto viene fuori un pentito che dice, inventa delle storie collegate a quella vicenda, ‘ho saputo da…che c’era pure Valentino’. Io vengo chiamato nel dibattimento come testimone, almeno ritenevo, nell’interesse di un imputato del processo ‘Gotha’, anche lui una specie di pentito, il quale voleva dire che non era vero che avesse detto una cosa del genere sul mio conto, che non era vero ci che riguardava me, in sostanza voleva la mia dichiarazione per contestare ci che il pentito aveva riferito. In quella circostanza apprendo di essere indagato nel processo connesso. Per fortuna – prosegue Valentino – mi aveva accompagnato un amico avvocato che conosco da tempo che mi consiglia di avvalermi della facolt di non rispondere, perch una cosa essere testimone, un’altra imputato, e poi chiede al magistrato se volesse sentirmi nel pomeriggio. Il magistrato dice di no, che non ce n’era assolutamente bisogno. Per cui io denuncio per calunnia la persona che aveva fatto il mio nome, e qualcuno dovr darmi conto di questa denuncia, e rimuovo la cosa. Tutto ci si verificato due o tre anni fa ma sempre con riferimento a fatti che si sarebbero verificati a inizio 2000. Poi non so pi niente. E adesso – sottolinea l’ex sottosegretario – viene fuori la notizia che io per questa vicenda sarei iscritto nel registro degli indagati, ma non sappiamo se vero, debbo verificare. Di certo io non ho mai ricevuto nulla dal 2000, niente, apprendevo le cose sempre dai giornali, cos come dai giornali ho appreso dell’archiviazione per il primo processo. Io, dunque, non so nulla, se sono indagato, cosa mi contestano, nulla. La notizia, per, afferma Valentino, tirata fuori mi pare da quelli del M5S, dunque qualcuno avr riferito loro questo fatto che io non sapevo, l’avevo rimosso perch era passato troppo tempo, ha avuto come conseguenza il suo ritiro dalla corsa al Csm: Non potevo correre il rischio di verificare dopo se vero o non vero – spiega Valentino -, perci ho fatto immediatamente un passo indietro. Non potevo correre il rischio, troppo importante la funzione per essere soltanto sfiorato dal dubbio. Ho parlato di palate di fango vergognose, non saprei come altro definirle- spiega ancora il penalista -, se uno che io denuncio per calunnia riferisce queste cose nei miei confronti, sono palate di fango. Di questa denuncia per calunnia, fra l’altro, non ho saputo pi niente. Non mi sento assolutamente preso di mira – sottolinea -, ma la cosa stata utilizzata spregiudicatamente. Mi difender con tutti gli strumenti che la legge mi consente, difender la mia onorabilit. Chi mi conosce sa come ho condotto la mia vita sempre, e pago forse il prezzo di non essere stato cattivo, duro quando potevo esserlo. 18 gennaio 2023 (modifica il 18 gennaio 2023 | 13:40) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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