A fronte dei paradossali episodi di violenza e d’intolleranza verso il personale scolastico, l’UGL Scuola non teme di farsi portavoce di quei valori che devono essere alla base dell’Istituzione scolastica quali il rispetto e l’educazione.
Lo scrive l’UGL, in un comunicato stampa del 22 gennaio.
Questo vale, sempre e comunque. I ruoli vanno considerati nella loro giusta ottica senza alcuna giustificazione o alibi. Alunni, famiglie, docenti sono tutti posti sullo stesso piano, ma ognuno ha un compito che deve rimanere nel perimetro dettato dall’educazione e dal rispetto verso il prossimo, osserva il sindacato.
“Ciò che stiamo vivendo – afferma decisa Ornella Cuzzupi nella sua veste di Segretario Nazionale UGL Scuola ed esperta docente – rappresenta una fase della scuola italiana da analizzare con estrema attenzione. Nell’ambito scolastico, tra le mura di quello che dovrebbe essere un vero sacrario dell’educazione, si stanno verificando, troppo spesso, una serie di gravi episodi che vanno dal bullismo, alla violenza gratuita verso studenti e personale scolastico. Un campanello di allarme per la nostra società. La crescita umana e culturale degli studenti non può prescindere da processi inclusivi basati sul rispetto. L’istituzione scolastica deve ritrovare la giusta dimensione esaltando la propria autorità di tutela nei confronti di chiunque, e sottolineo chiunque, ponga in essere atteggiamenti aggressivi e violenti”.
Ma come suo solito, Il Segretario Cuzzupi non si lascia andare ad enunciazioni solo teoriche, ma indica la strada da percorrere e si rivolge, in questo caso, direttamente alle istituzioni.
“Occorre partire dal dialogo e dalla reciproca comprensione, i giovani vanno ascoltati e compresi così come i docenti devono, sì, recepire le problematiche della loro età elaborando idonee strategie educative ma nell’ambito di un ruolo che non può ne deve mai essere minimizzato o reso complementare. Il rispetto – continua Cuzzupi – scaturisce dalla condivisione di principi e valori recepiti da tutti. Le famiglie hanno un ruolo fondamentale in un tale meccanismo, ma sono i docenti e gli operatori della conoscenza coloro ai quali tocca il peso, la responsabilità e il giusto rispetto per la guida pedagogica e formativa di quello che sarà il futuro della nazione. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, on. Valditara, unitamente al sottosegretario on. Frassinetti a cui si richiamano deleghe delicatissime dovranno puntare con decisione al potenziamento delle attività di educazione civica proteggendo chi opera correttamente e mai dimenticando che quello che si fa oggi troverà piena realizzazione nel domani del nostro Paese”.