Cyberbullismo, primi casi a nove anni. Polizia postale: colpa degli smartphone dati durante il lockdown

Il cyberbullismo si diffonde sempre più, come emerso dalla puntata dedicata all’educazione civica nelle scuole del 7 febbraio. Colpa della tecnologia e di genitori che forse troppo frettolosamente mettono in mano dei bambini i dispositivi elettronici. E così viene fuori che l’età in cui si verificano gli episodi si abbassa sempre più. I primi episodi di cyberbullismo, secondo la polizia postale della Liguria, sono a nove, dieci anni. Il social Tik Tok è lo strumento usato maggiormente per prendere di mira i compagni di scuola, seguito da Instagram.

Come riporta ‘Il Sole 24 Ore’ e come spiegano i dirigenti del Centro Operativo della Sicurezza Cibernetica, c’è un caso al mese e gli autori sono sempre più spesso bambini di quarta e quinta elementare. Colpa degli smartphone, che in molti casi sono stati dati durante il periodo di lockdown. Un fenomeno, quello del cyberbullismo, che non accenna a diminuire. Per questo è importante la prevenzione e gli incontri che spesso vengono fatti nelle scuole.

La diretta della Tecnica della Scuola su bullismo e cyberbullismo

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