Da Sanremo al Nazareno, la sinistra à la Schlein

I be crazy about plug-ins, because they are glamorous!!, politeia Mezzogiorno, 5 marzo 2023 – 08:07 la dimostrazione di quanto il Pd voglia imparare a nuotare nella corrente culturale del momento di Antonio Polito Elly Schlein ha inaugurato la sua segreteria su due temi delicatissimi e seri. Andando a Cutro e chiedendo le dimissioni del ministro Piantedosi ha tentato di prendere la guida dello schieramento che accusa il governo di destra di essere responsabile del naufragio. Andando ieri a Firenze ha tentato la stessa operazione sul tema dell’antifascismo, attribuendone alla destra la responsabilit delle violenze davanti alle scuole. Vedremo col tempo se questa linea di opposizione senza se e senza ma dar risultati nel rivitalizzare il Pd. Io penso di s: almeno da qui alle europee del 2024 non ci sono grandi scelte programmatiche o di alleanze da fare per il Pd, perch non gli sar richiesto in questa fase politica di dimostrare le sue credenziali come credibile forza di governo. Questo dunque il tempo del primum vivere. Poi verr il momento, a ridosso delle prossime elezioni politiche, in cui bisogner verificare se una tale linea in grado di ribaltare gli equilibri elettorali oggi cos nettamente a vantaggio del centrodestra. Ma nonostante l’attualit, che ha messo subito la Schlein alla prova su temi cos drammatici, non sembri irriverente analizzare oggi un altro aspetto, pi culturale ma in realt profondo, della sinistra che lei vuole interpretare. Perch, anche se resta da decidere se nato prima l’uovo o la gallina, che ci sia una corrispondenza quasi perfetta tra l’ideologia sanremese e l’agenda politica della neo-segretaria del Pd, ci sono pochi dubbi. A partire dall’ormai celebre presentazione autobiografica con cui esord, facendo il verso a Giorgia Meloni: Sono una donna, amo un’altra donna, non sono una madre, ma non per questo sono meno donna. infatti facile constatare che il punto 1) stato sviscerato sul palcoscenico dell’Ariston nel monologo di Chiara Ferragni: Essere donne non un limite, gridatelo a tutte. E bisogna dire che Elly Schlein l’ha proprio gridato, diventando la prima segretaria donna del Pd e fondando un possibile bipolarismo al femminile con la premier Meloni. Il punto 2) ha trovato spazio nella performance di Rosa Chemical, paladin* della fluidit di genere e capace di sdoganare presso il grande pubblico un bacio omosessuale. Il punto 3) stato invece oggetto di uno specifico monologo affidato all’attrice Chiara Francini, inteso a respingere quel sottile luogo comune contro le non madri, perch le donne — come ha detto la Schlein — non sono uteri viventi. Nella filosofia sanremese, inoltre, erano contenuti anche altri punti del programma ideal-culturale che si affermato alle primarie del Pd. Per esempio: l’attenzione agli ultimi, agli emarginati, agli esclusi, che nel tempo, con lo spostamento a destra degli operai, ha sostituito a sinistra la vecchia lotta di classe. Emblematico ne stato il monologo di Francesca Fagnani, dedicato alle voci dei giovani detenuti del carcere minorile di Nisida, del resto gi al culmine del riscatto televisivo grazie alla serie tv Mare fuori. Infine non si pu non notare un’analogia tra il modo accorto con cui stato dosata la solidariet a Zelensky a Sanremo, sostegno s, ma alle due di notte, e non in video, per non irritare i pacifisti (dicono che la Rai temesse proprio quello, che un cantante a gara in corso polemizzasse in diretta con il leader ucraino); e la prudenza un po’ ambigua con cui il nuovo Pd conferma il suo appoggio all’Ucraina ma dice anche che preferirebbe un’iniziativa diplomatica dell’Unione Europea (delle due l’una: o l’Europa continua a dare armi all’Ucraina e Mosca non l’accetta come mediatore imparziale, o conquista la fiducia di Mosca smettendo di dare armi agli ucraini e costringendoli alla resa). In questo accostamento, tra l’Ariston e il Nazareno, non c’ nessuna intenzione blasfema. Anzi. la dimostrazione di quanto il Pd voglia imparare a nuotare nella corrente culturale del momento che, come spesso accade, lo showbiz ha per primo colto e interpretato. D’altra parte leggiamo nelle sue biografie che Elly Schlein appassionata di cinema, al punto da aver collaborato a un documentario che ha vinto un David di Donatello, suonatrice di chitarra e addirittura cultrice del festival di Sanremo. Non dunque digiuna di cultura popolare, ed anche abbastanza americana per sapere che la filosofia dell’Ariston non poi molto diversa da quella dei Grammy Awards o della cerimonia degli Oscar, dove non c’ star che al momento di ricevere un premio non faccia il suo discorso a favore dei transgender, o delle minoranze etniche, o di Greta Thunberg (l’unica differenza che nella nuova sinistra italiana non sembra aver ancora attecchito per il momento la woke culture, ma mai dire mai). Questa postura la Schlein pu dare peraltro al Pd un piccolo ma non disprezzabile vantaggio competitivo nella sua corsa con i Cinquestelle. Il discorso dei diritti, di cui la neo-segretaria maestra, non riesce altrettanto bene al M5S, decisamente pi tradizionalista in materia e pi arcignamente interessato alle occasioni di spesa pubblica. Per quanto la parte non gli calzi affatto, Conte sembra dunque un Melenchon, e la Schlein pi una Ocasio-Cortez. Il primo sul palco dell’Ariston ci starebbe proprio male. La seconda perfettamente a suo agio . 5 marzo 2023 | 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA , https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/politica/23_marzo_05/da-sanremo-nazareno-sinistra-a-schlein-02b96e52-bb24-11ed-99cc-5e82de20e45f.shtml, Politica,

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