Dal recupero dell’ex manicomio al centro servizi per fragili: è tempo di rilancio del sociale

di Paola D’Amico

I Csv hanno coinvolto i territori nel programma del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Formazione delle associazioni nel Lazio, progettazione partecipata nelle Marche

Ha avuto il suo momento di fama nella seconda met dell’800 quando a dirigerlo fu chiamato Cesare Lombroso, antropologo e ideatore della criminologia moderna. Poi, in seguito alla legge Basaglia il manicomio San Benedetto di Pesaro venne chiuso. Era il 1981 quando inizi il declino. Poi l’abbandono. Se ora potr rivivere anche grazie al (piccolo) spazio che si aperto nella partita del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) il mondo dell’associazionismo e del Terzo settore. E come l’ex manicomio cos il secentesco Palazzo Saladini Pilastri di Ascoli Piceno: una dimora (gi monastero delle Benedettine) di 96 stanze affrescate con giardino annesso in centro citt che per anni stato oggetto di atti vandalici e il Comune ha deciso di acquistare la scorsa estate.

E poi, passando dalle Marche al Lazio, la zona artigianale di Ladispoli (Roma) dove un capannone dismesso diventer una Stazione di posta. Partiamo proprio da qui con Mario De Luca, referente per le attivit di animazione e formazione territoriale del Csv Lazio (volontariatolazio.it) che spiega: Il Pnrr sembrava una montagna da scalare. E in parte lo ancora. Quando lo studi, lo passi – spiega – ai raggi “x” e lo territorializzi, capisci che invece la sinergia non solo possibile ma anche richiesta dagli enti locali ai quali appare utilissima. Cambia l’approccio, non vogliono pi fare da soli e cos si innesta una collaborazione stretta.

Incubatore

Il Csv Lazio non ha perso tempo. Ha attivato un corso di formazione online per le associazioni. Per orientarsi nella materia complessa. Ha tradotto il Pnrr per la gente comune. Si concentrato sulle Missioni 5 e 6 che parlano di inclusione e salute. Ha svolto, insomma, il ruolo di incubatore-acceleratore. Il risultato: quattro interventi e le risorse per attuarli portati a casa e 25 realt del Terzo settore di Cerveteri e Ladispoli coinvolte. Uno dei progetti riguarda un capannone della zona artigianale di Ladispoli: qui nascer la Stazione di posta, un grande centro servizi per chi versa in condizioni di estrema povert, dove trovare accoglienza e servizi, la mensa e la colletta alimentare. Ma ci sono anche i fondi per creare una abitazione dove ospitare chi vive sulla strada. Mara Caporale, referente per Libera dei progetti sociali, aggiunge: Il Pnrr una occasione importante per realizzare nuovi servizi e opportunit nel territorio e il Terzo settore chiamato a svolgere un ruolo importante sia nella attuazione sia nel monitoraggio di come le amministrazioni porteranno avanti le procedure. In altre parole, saremo un occhio vigile. In questo territorio si costituita la “ Rete sociale”, che mette insieme tante associazioni e coop sociali. E ha anche questo compito di controllo e verifica.

Tornando nelle Marche, il contributo dal basso a centrare gli obiettivi del Pnrr arriva da 195 enti – odv, aps, coop e imprese sociali che coprono l’intero orizzonte dei bisogni e spaziano dalla cultura all’ambiente, dai servizi al socio-sanitario – riuniti dal 2016 nella Bottega Terzo settore. Roberto Paoletti, 57 anni, gi attore e regista, ne il presidente e spiega: Qui c’era gi in essere un progetto di rigenerazione di ambienti e strutture del territorio pensati nell’ambito dell programma innovativo nazionale per la qualit dell’abitare, PINQuA. Ci siamo inseriti nella co-progettazione. Il palazzo dei Conti Saladini sar ristrutturato, ospiter un centro direzionale per il Terzo settore, un albergo etico con la possibilit del reinserimento lavorativo di ragazzi diversamente abili.

La partecipazione del Terzo settore pu essere di grande aiuto per l’attuazione concreta del Pnrr – conclude Simone Bucchi, presidente del Csv Marche Ets (www.csvmarche.it) – anche se fin qui il coinvolgimento stato solo parziale. Sono state pi le associazioni a essere pro-attive che non il contrario. Come Csv stiamo cercando di colmare questo vuoto. E poi c’ tutta la questione del Pnrr area sisma, che stiamo seguendo pi da vicino – continua – e anche qui il nostro sforzo supportare, fare formazione, stimolare un lavoro integrato tra Ets e enti pubblici. Far s che le associazioni possano mettere a sistema le importanti risorse disponibili per la ricostruzione del tessuto sociale. Un percorso che abbiamo avviato anche con il progetto “C’entro”.

4 dicembre 2022 (modifica il 4 dicembre 2022 | 18:07)

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, 2022-12-05 08:43:00, I Csv hanno coinvolto i territori nel programma del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Formazione delle associazioni nel Lazio, progettazione partecipata nelle Marche , Paola D’Amico

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