Davide Ferrerio, parla la madre: «Mio figlio picchiato senza un motivo a Crotone. Lotta per la vita in ospedale»

di Carlo Macrì

Picchiato a Crotone, in vacanza. La madre: è un supertifoso del Bologna, il club gli mandi un messaggio. La risposta di Mihajlovic e la condanna del governatore calabrese Occhiuto: «Episodio inaccettabile, pronti a costituirci parte civile»

L’abbonamento al Bologna calcio acquistato prima delle vacanze in Calabria e l’attesa per la prima (in casa) di campionato, che lo rendeva impaziente. Davide Ferrerio, 20 anni, tifosissimo dei rossoblu, non vedeva l’ora di ritornare a casa, in Emilia, per assistere il 21 agosto prossimo sugli spalti del Dall’Ara alla gara interna del «suo» Bologna, contro l’Hellas Verona.

Terapia intensiva

Non sarà possibile, perché il giovane tifoso sta giocando la sua di partita, quella per la vita, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Giovedì sera un ventiduenne, fermato dalla polizia (il gip ha convalidato il fermo), l’ha ridotto in fin di vita colpendolo con pugni e calci. La colpa di Davide sarebbe stata quella di aver rivolto lo sguardo a una quindicenne, di cui l’aggressore si era invaghito. «Mio figlio quell’uomo non l’aveva mai visto — dice la madre Giusy Orlando — né Davide aveva mai pensato di avere una storia con quella ragazzina». Ieri è rimasta accanto al figlio per diverse ore, in ospedale. «Per tutto il tempo gli ho cantato “Le tue ali Bologna”, l’inno dei rossoblù». Un super tifoso, Davide. Proprio nel segno della sua passione i genitori chiedono che il Bologna calcio o la tifoseria, il 21 agosto in occasione della partita con l’Hellas, gli mandino un messaggio, tramite una maglietta, o uno striscione. (Nella mattinata di domenica è arrivata la risposta del tecnico rossoblu Sinisa Mihajlovic: «Ciao Davide, purtroppo nel mondo ci sono persone che pensano di risolvere le cose con la violenza. Ti siamo vicini e ti aspettiamo presto a Casteldebole, sarai mio ospite».)

Giudice onorario

Non si dà pace, la mamma, giudice onorario a Bologna, originaria proprio di Crotone. «Qui ci veniamo tutti gli anni. A questi posti siamo affezionati. Dopo quello che è accaduto a mio figlio non so se avrò più la forza di ritornarci — dice — Penso a Willy Monteiro: non avrei mai pensato che potesse accaderci qualcosa di simile». La domanda che la mamma si pone è una sola: «Cosa ha fatto mio figlio per essere ridotto in questo stato»? L’uomo che ha picchiato Davide è stato riconosciuto grazie alle telecamere di sicurezza. Insieme all’aggressore c’erano anche due donne, sue parenti, denunciate per favoreggiamento. «Hanno lasciato che picchiasse mio figlio senza intervenire, abbandonandolo sul marciapiede in una pozza di sangue, prima di scappare». Giusy Orlando ricorda le ultime parole del figlio. «Mamma ti voglio bene — mi ha detto mentre entrava nell’ambulanza —. Poi ha perso i sensi». Distrutti dal dolore, i genitori chiedono che «il colpevole resti in carcere». Usano parole dure. Dopo l’ennesimo caso di violenza, Crotone è una città sconvolta. «Qui la maggior parte dei reati è a sfondo passionale — ammette il procuratore Giuseppe Capoccia —. E i protagonisti sono sempre i giovani. In questa città si respira un’aria di sottocultura che non è assolutamente facile da combattere». Sempre domenica è arrivata la ferma condanna del governatore della Calabria Roberto Occhiuto: «Un episodio inaccettabile Siamo pronti a costituirci parte civile»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

14 agosto 2022 (modifica il 14 agosto 2022 | 15:23)

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, 2022-08-14 13:23:00, Picchiato a Crotone, in vacanza. La madre: è un supertifoso del Bologna, il club gli mandi un messaggio. La risposta di Mihajlovic e la condanna del governatore calabrese Occhiuto: «Episodio inaccettabile, pronti a costituirci parte civile» , Carlo Macrì

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