De Luca: «Il Pd da 15 anni è nelle mani di miserabili, anime morte e nullità»

partito democratico Mezzogiorno, 19 dicembre 2022 – 13:21 Il governatore della Campania: «Dal Qatargate emergono cose vergognose, che indignano. Il problema del Pd è che, salvo rare eccezioni, al 99% ci sono presuntuosi e all’1% nullità» di Felice Naddeo Vincenzo De Luca Dal Qatargate, che ha visto coinvolto tra gli altri anche l’assistente dell’eurodeputato napoletano del Pd, Andrea Cozzolino, emergono «cose vergognose, che indignano». E il partito democratico «al di là di questa vicenda e oltre all’indignazione per la corruzione, è stato per 15 anni nelle mani di un gruppo dirigente di miserabili». L’affondo porta la firma di Vincenzo De Luca. E il governatore della Campania ha garantito solo qualche settimana di tregua al suo partito, prima di ricominciare nella sua abitudinaria valanga di accuse. «Sono miserabili sul piano politico- ha aggiunto De Luca – salvo qualche rara eccezione sono al 99% presuntuosi e all’1% nullità. Indigna che chi ha governato il partito continua a dare le carte, a fare interviste a assumere incarichi, pur essendo totalmente al di fuori della società italiana, anime morte, seppelliamole». «Unico a criticare»De Luca spera nel congresso augurandosi «un rinnovamento, anche se è una impresa quasi impossibile». Dimenticando, forse, che da qualche decennio a questa parte ha sempre sostenuto il candidato poi risultato vincente nella corsa della segreteria. E stavolta, a meno di sorprese dell’ultima ora, potrebbe puntare su Bonaccini. A meno che non decida, idea che comunque gli era balenata nella testa, di lanciarsi direttamente nella battaglia per lo scranno più importante del Pd. «Se ho pensato di candidarmi al congresso? Si e no – dice – ma con queste regole congressuali credo che davvero ci sia tanto tempo da perdere e quindi è meglio lavorare sulle cose serie. Vediamo ora cosa succede, servirebbe un miracolo e vediamo se accade. Ma per le condizioni di oggi è un’impresa quasi disperata. Il presupposto resta che vadano a casa i governanti da 15 anni. Io sono l’unico esponente del Pd a fare critiche sulla linea politica da anni, non ne conosco altri chiari e pronti anche a farsi nemici su temi come il Mezzogiorno, il piano per sviluppo del Sud. Io per anni l’ho ripetuto ai miserabili». «Tutti a casa»Il presupposto per il rinnovamento equivale, per De Luca, a mandare tutti a casa. «Mettere da parte tutti quelli che in 15 anni sono stati in organismi dirigenti del Pd e nei governi nazionali – insiste il governatore della Campania — tutti, nessuno escluso. È l’unica possibilità di creare una vitalità di democrazia italiana e una forza progressista che garantisca dialettica politica seria nel Paese. Il congresso, inoltre, è costruito su regole demenziali e autoreferenziali. Mi hanno detto che il tesseramento al Pd si paga con la carta di credito, con il pos, con la motivazione di evitare pacchetti di tessere. Ma non era più semplice obbligare a ognuno di andare a farsi di persona la tessera? Mi dicono anche di 28 euro per il tesseramento a persona, ma dove vive questo gruppo di miserabili? Un gruppo dirigente miserabile che ha lavorato per anni per creare correnti, e sottocorrenti, gruppi e sottogruppi, del tutto indifferenti al lavoro sui territori, alla militanza, al sacrificio e ai risultati. Abbiamo avuto dirigenti cooptati, gente senza il voto neanche della madre, solo anime morte». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 19 dicembre 2022 | 13:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-19 17:54:00, Il governatore della Campania: «Dal Qatargate emergono cose vergognose, che indignano. Il problema del Pd è che, salvo rare eccezioni, al 99% ci sono presuntuosi e all’1% nullità»,

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