Deborah Compagnoni e il nuovo fidanzato: Lamore è la forza che mi tiene in piedi

di Gaia Piccardi

La campionessa di sci che un anno fa perse il fratello Jacopo, finito sotto una valanga, ha una nuova relazione. Lui si chiama Michele Barbiero fa la guida alpina. Deborah: Credo ciecamente in questo sentimento

L’amore inveterato per la famiglia, se possibile cresciuto dopo la scomparsa del fratello Jacopo — un anno fa — sotto una valanga: mamma Adele, pap Giorgio e Yuri, il maggiore che gestisce l’albergo Baita Fiorita a Santa Caterina Valfurva, in Valtellina, al centro del paese in cui Don Giovanni, il parroco, suonava le campane per i suoi successi. L’amore totale per i figli avuti nei tredici anni di matrimonio con Alessandro Benetton: Agnese, Tobias e Luce, ormai grandi e destinati a studi all’estero, i primi due negli Stati Uniti e la piccola a Londra. E, da qualche mese, un nuovo amore gelosamente custodito fin qui, l’uomo con cui Deborah Compagnoni, la campionessa che negli anni ‘90 insieme ad Alberto Tomba ha insegnato a sciare all’Italia, sente di essere tornata a casa, tra le montagne. Nell’amore credo ancora ciecamente — ha detto Deborah, 52 anni, tre ori olimpici, tre mondiali pi tutto il resto, al Corriere —. la forza che mi tiene in piedi e mi fa andare avanti. Si chiama Michele Barbiero, veneto del Cadore, divorziato senza figli, cinque anni pi di lei, fa la guida alpina come il padre di Deborah e l’adorato Jacopo (Io credo nel destino: quando deve accadere, accade. Provo a essere forte, a tenere su i miei), la neve conosciuta palmo a palmo, il senso innato per la bellezza della natura incontaminata, lo sci alpinismo — la pi ecologica delle discipline, entrer nel programma dei Giochi di Milano-Cortina 2026, di cui Compagnoni ambassador — come credo.

La passione condivisa

presto per conoscere i percorsi intimi di una relazione vissuta con discrezione, ancora ciascuno a casa sua, Deborah a Treviso insieme ai figli quando la scuola concede tregua, Michele sui monti zaino in spalla e ricci al vento: sul sito Internet che attira clienti da tutto il mondo e su cui in questi giorni siamo andati a curiosare, ecco una foto di Deborah online chiss da quanto, scarponcini da camminata, racchette, un bel sorriso e un ghiacciaio alle spalle. Perch cos, condividendo la passione di una vita, che la neo coppia trascorre il tempo libero dal lavoro, che alla regina di Albertville ‘92, Lillehammer ‘94 e Nagano ‘98 non manca.

Il ritorno alle origini

Oltre all’impegno per la Fondazione Milano-Cortina (Seguo vari progetti, quello a cui tengo di pi la sostenibilit dei Giochi italiani), infatti Compagnoni sta per lanciare un progetto nel mondo della moda, una linea sportiva disegnata e firmata da lei, iniziativa che le ha permesso di esprimere tutta la sua creativit (Deborah anche una brava pittrice), senza mai trascurare la promozione dello sport di base presso i ragazzi e del movimento nelle scuole. Se i nostri giovani non sanno pi fare la capriola, come possiamo poi chiedere loro di vincere medaglie alle Olimpiadi?, si chiede la fuoriclasse. Con Michele, insomma, un ritorno alle origini che sa di fresco inizio, Deborah non conferma n smentisce ma rifarsi una vita un sacrosanto diritto, chi le sta accanto la vede serena, gli occhi di nuovo brillanti, le giornate piene. Domani, senza il compagno ma scortata da Giulia Mancini, la storica manager, Deborah Compagnoni sar nel parterre della libera di Coppa del mondo a Cortina d’Ampezzo: c’ Sofia Goggia da tifare e un anniversario (trent’anni di gare sull’Olimpia delle Tofane) da festeggiare. Non risponder a domande sulla vita privata, come d’abitudine. Domenica gi riparte: a una giornata con Luce, di passaggio a Treviso, non si rinuncia.

Il weekend insieme

Quando la storia si sar consolidata, quando Deborah sar disposta a parlarne, sapremo di pi. Per ora ci basti la descrizione che Michele d di s (Sono un alpinista, un viaggiatore, un fotografo, sono una persona innamorata del mondo), la rispettosa dichiarazione d’intenti (Cerco sempre di passare leggero, lasciando meno tracce possibili del mio andare), il mestiere scritto nel codice dell’anima (Diventare guida alpina stata una conseguenza naturale di ci che sono). Maneggia gli sci in neve fresca, i ramponi sulle vie ferrate e l’inglese con la stessa abilit: non un orso di montagna, tutt’altro, un bon vivant che sa destreggiarsi con i buoni ristoranti e la carta dei vini. L’avvistamento del weekend scorso con Deborah a San Cassiano (Bolzano), piumino e scarponi da sci, li inchioda. Stando insieme, stanno imparando a volersi bene. Prove tecniche di nuovo amore.

19 gennaio 2023 (modifica il 19 gennaio 2023 | 22:09)

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