Decreto Anticipi diventa legge. Le novità per la scuola: anticipo indennità vacanza contrattuale per il personale scolastico e proroga contratti Ata PNRR e Agenda Sud

Dall’anticipo del conguaglio delle pensioni a quello della vacanza contrattuale per il pubblico impiego, fino alla proroga dei contratti ATA PNRR Agenda Sud. Il Decreto Anticipi, dopo il sì del Senato, ottiene anche quello della Camera, diventa dunque legge. Il decreto anticipa al 2023 alcuni interventi di spesa per alleggerire il bilancio dello Stato del 2024, anno in cui torna ad essere applicato il Patto di Stabilità.

Indennità di vacanza contrattuale

Confermati i cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario. Si dispone, per il mese di dicembre 2023, l’incremento, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli.

Nel settore scolastico, i benefici saranno calibrati in base all’anzianità e al ruolo, con un range che va da 829,2 euro a 1.228,1 euro per i docenti delle scuole superiori, a seconda dell’esperienza. Nel settore sanitario, gli anticipi variano da 657,6 euro per un operatore di base fino a 1.516,4 euro per un medico.

Gli importi che verranno corrisposti entro dicembre 2023 al personale di ruolo della scuola come stabilito dall’art. 3. Al personale non di ruolo l’importo verrà riconosciuto su base mensile a partire da gennaio 2024. Le cifre indicate sono lordo dipendente pertanto per ottenere gli importi netti occorre sottrarre le ritenute previdenziali e fiscali. Gli importi rappresentano un anticipo rispetto agli aumenti contrattuali relativi al triennio 2022-24 e corrispondono all’indennità di vacanza contrattuale (incrementata di 6,7 volte) spettante per tutto il 2024. I restanti incrementi contrattuali verranno riconosciuti solo al momento del rinnovo del CCNL 2022-24.

Emendamento proroga contratti Ata per PNRR e Agenda Sud

Come è noto l’art. 1 comma 1 del DL 80/21 prevede “le amministrazioni titolari di interventi previsti nel PNRR possono porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il reclutamento di personale specificamente destinato a realizzare i progetti di cui hanno la diretta titolarità di attuazione, nei limiti degli importi che saranno previsti dalle corrispondenti voci di costo del quadro economico del progetto.”. In applicazione di tale norma l’emendamento approvato prevede che possano essere messi a carico del PNRR gli incarichi temporanei del personale tecnico e amministrativo già attivati per l’anno scolastico 2023/2024 sia per il PNRR che per Agenda sud.

Tali contratti sono conferiti per singoli anni scolastici previa comunicazione al Ministero dell’istruzione e cessano entro e non oltre il 30 giugno 2026.

Le istituzioni scolastiche sono autorizzate a porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale effettivamente impegnato nella realizzazione dei relativi interventi nel limite complessivo di 60 milioni di euro annui per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 36 milioni di euro per il 2026. Il Ministero sulla base della comunicazione preventiva delle scuole, provvede al monitoraggio di tali contratti al fine del rispetto del limite di spesa e del raggiungimento del target finale.

Ai relativi oneri si provvede a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienzanei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR o dei costi indiretti.

Bonus psicologo

Raddoppiano i fondi per il bonus psicologo. Il provvedimento stanzia 5 milioni aggiuntivi all’attuale dotazione di altrettanti 5 milioni, portando quindi le risorse complessive a 10 milioni. La misura è finanziata con i ‘Fondi di riserva e speciali’ nello stato di previsione del Mef.

Altre misure

Via libera all’anticipo nell’anno in corso del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni (così sono aumentate a dicembre col dl anticipi) con un onere nel 2023 di 2 miliardi di euro. Proroga al 31 marzo 2024 dello smart working nel settore privato per i genitori con figli fino a 14 anni.

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