Decreto Caivano finanziato con soldi destinati alle zone alluvionate? Il Ministero replica al presidente Bonaccini

Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e candidato alla segreteria del PD

Il ministero dell’Istruzione e del Merito, con riferimento a delle recenti affermazioni del Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini e del Sindaco di Ravenna ha ribadito ancora che tutte le richieste pervenute dalle scuole interessate dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna lo scorso maggio sono state interamente accolte.

Il ministero aggiunge, in un comunicato, che le risorse finanziarie impiegate per dare copertura al decreto legge Sud non sono classificate come spese di investimento e, pertanto, non hanno carattere pluriennale e inoltre non hanno e non avrebbero avuto in alcun modo la possibilità di essere conservate in bilancio negli esercizi successivi a quello in corso. Ne consegue che le risorse in esame non possedevano le caratteristiche contabili per finanziare interventi di edilizia scolastica da parte degli enti locali. Gli stanziamenti di bilancio di cui si discute, riconducibili invece a spese di parte corrente, erano utilizzabili solo per spese da sostenere entro tempi molto ravvicinati, così come prontamente assicurato dal Ministero.

Le precisazioni di Viale Trastevere

E infatti, viene ribadito, che tali interventi, per espressa disposizione di legge, erano ammissibili entro la data del 31 agosto, in quanto normativamente vincolati alla fase della prima emergenza, nel cui ambito le istituzioni scolastiche hanno potuto agire anche avvalendosi di importanti semplificazioni procedurali. Ai fini del riparto del predetto Fondo, il ministero ha acquisito il previo fabbisogno dalle istituzioni scolastiche interessate, dal quale è scaturito un quadro esigenziale complessivo pari a euro 10.174.736. Ne deriva che, soddisfatto interamente il fabbisogno espresso dalle scuole interessate dall’alluvione e spirato il termine del 31 agosto, la parte del fondo non utilizzata nell’ambito del predetto riparto, pari a euro 9.825.264, avrebbe costituito, laddove non diversamente impiegata entro l’anno, una economia non altrimenti utilizzabile e, dunque, destinata a perenzione.

Si ribadisce, inoltre, che allo scopo di assicurare la massima tempestività degli interventi previsti dal decreto-legge, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato una procedura eccezionale e straordinaria volta a ottenere un’anticipazione di tesoreria da Banca d’Italia, che ha consentito, a partire già dal 20 giugno 2023 (quindi prima della conversione del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61 nella legge 31 luglio 2023, n. 100), di ricevere immediatamente le risorse finanziarie ad esse destinate per assicurare un sostegno immediato ed efficace.

Cosa aveva detto il sindaco di Ravenna

Come riporta La Repubblica, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale aveva lanciato l’allarme sui 10 milioni “persi” dalle scuole della regione. Il primo cittadino aveva ripreso la denuncia della senatrice 5 Stelle Barbara Floridia, ex sottosegretaria all’Istruzione con Mario Draghi, sul trasferimento di 10 milioni di euro di fondi inizialmente stanziati per le scuole danneggiate dell’Emilia-Romagna e poi spostati da Palazzo Chigi sul decreto Caivano. 

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