di Luisa Monforte
L’assessora comunale alle Politiche sociali, Funari: «Entro il 2023 li censiremo tutti». Previsti nuovi spazi per l’accoglienza in vista del Giubileo. «Sogno uno spazio su piazza dei Cinquecento»
Entro il Giubileo del 2025 Roma avrà un punto di assistenza dedicato ai clochard in piazza dei Cinquecento e nuovi spazi per l’accoglienza equamente distribuiti in tutti i municipi. Il primo passaggio, però, è censire i clochard: il Campidoglio conta di terminare le operazioni entro l’anno prossimo. Questo il piano dell’assessora alle Politiche sociali, Barbara Funari: «Per il Giubileo sogno uno spazio su piazza dei Cinquecento che dia una prima risposta ai senza fissa dimora e che dimostri, ai turisti, che Roma è una città accogliente, con chi la visita ma anche con chi vive un disagio».
Qual è il cronoprogramma da qui al Giubileo? «Il primo passaggio è avere una fotografia della situazione. Stiamo ragionando con l’Istat per fare un censimento dei senza fissa dimora, gli ultimi dati sono del 2011. Stiamo elaborando le modalità di rilevazione, non è semplice intercettare chi vive in strada. È un progetto pilota che potrà essere poi applicato ad altre grandi città. Contiamo di avviare il censimento entro l’anno e di poterlo completare nel 2023. Contemporaneamente, stiamo facendo una ricognizione degli spazi e ne stiamo cercando altri in cui offrire accoglienza, che siano distribuiti su tutto il territorio».
Termini, piazza dei Cinquecento e l’Esquilino sono pieni di accampamenti, come ha segnalato in questi giorni il «Corriere»…«La situazione ci è nota da diverso tempo. Non rileviamo un aumento di presenze ma bisogna rafforzare il numero dei posti letto a disposizione. Intanto abbiamo potenziato, da 5 a 24 ore i servizi sociali dell’associazione Binario 95 e abbiamo offerto accoglienza già a una quindicina di persone che dormivano in strada da vent’anni. Stiamo lavorando in maniera sinergica con le Asl e domani (oggi, ndr), nell’area di Binario 95 apriamo uno sportello di assistenza medica e psichiatrica. A breve dovremmo chiudere la gara per destinare all’accoglienza degli homeless un bene confiscato alle mafie in via Giolitti: sono pochi posti, due o quattro, e per questo stiamo cercando altri spazi, tra enti, ministeri e altre realtà vicino a Termini per realizzare una stazione di posta: nel Pnrr sono previsti fondi per questo».
I commercianti intorno alla stazione denunciano però un problema di sicurezza collegato ai senza fissa di mora .«È chiaro che in base ai fenomeni di microcriminalità c’è una percezione di sicurezza dei cittadini che cambia a seconda dei territori. Il concetto va affrontato da più punti di vista: spesso sono gli stessi senza dimora che dicono di temere per la loro incolumità e per questo preferiscono dormire in stazione».« C’è un lavoro di collaborazione, continuata e continuativa, tra Campidoglio e Grandi Stazioni – aggiunge Funari -. È un’area attenzionata dalla Prefettura e ci sono interventi continui delle forze dell’ordine». Nelle grandi capitali europee e mondiali, dove i numeri dei senza tetto non sono da meno, non ci sono però situazioni analoghe negli hub ferroviari. All’estero sono più bravi nell’accoglienza? «I senza dimora sono in tutte le grandi città, può essere che non siano così visibili perché si concentrano in altri spazi. Il tema c’è anche in altre capitali europee e mondiali, tanto che a seguito del gemellaggio con Parigi abbiamo deciso di avviare un confronto su questo».
e vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter «I sette colli di Roma» a cura di Giuseppe Di Piazza. Arriva ogni sabato nella tua casella di posta alle 7 del mattino: Basta cliccare qui .
8 settembre 2022 (modifica il 8 settembre 2022 | 07:32)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-09-08 05:32:00, L’assessora comunale alle Politiche sociali, Funari: «Entro il 2023 li censiremo tutti». Previsti nuovi spazi per l’accoglienza in vista del Giubileo. «Sogno uno spazio su piazza dei Cinquecento», Luisa Monforte