Di Maio sarà inviato speciale Ue nel Golfo Persico per trattare il prezzo di petrolio e gas

di Claudio BozzaL’ex ministro degli Esteri è stato selezionato per il nuovo ruolo diplomatico istituito da Borrell: stipendio sopra i 150 mila euro e profilo diplomatico. Accuse e veleni dal M5S Luigi Di Maio sarà l’inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico. Manca solo la nomina ufficiale, ma l’ex ministro degli Esteri italiano dovrebbe rimanere ancora per pochi giorni «un disoccupato di lusso». Un gruppo di tecnici indipendente, che ha ricevuto mandato dall’Ue di selezionare il profilo migliore, ha infatti indicato l’ex capo della Farnesina quale miglior candidato della quaterna giunta sui tavoli di Bruxelles. Il responso è arrivato agli uffici dell’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell. In questo documento si legge che «sulla base delle prestazioni» fornite «dai candidati si raccomanda di nominare il sig. Luigi Di Maio» come rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo. Di Maio ha superato la concorrenza del cipriota Markos Kyprianou, dell’ex inviato dell’Onu in Libia Jan Kubis e dell’ex ministro degli Esteri e commissario Ue Dimitris Avramopoulos. Adesso spetterà a Borrell nominare ufficialmente Di Maio. La svolta, secondo quanto raccontano da Bruxelles fonti informate, starebbe proprio nella solidità del rapporto, umano e istituzionale, che l’ex ministro è riuscito a costruire con Borrell durante la sua esperienza alla Farnesina. Il capo della politica estera europea, spagnolo, parla perfettamente italiano e pare fosse subito entrato in ottima sintonia con Di Maio, per il quale lo scorso 17 ottobre, durante l’ultimo Consiglio Ue degli Affari esteri, chiamò un lungo applauso «per l’ottimo lavoro svolto». A 36 anni, dopo due mandati in Parlamento, 4 anni a cavallo di 3 ministeri (Lavoro, Sviluppo economico ed Esteri) , una scissione (rivelatasi disastrosa) dal Movimento di cui fu capo, Di Maio inizia una nuova vita. Ma cosa farà in concreto in questa nuova veste? Quanto guadagnerà? La guerra in Ucraina, con l’esplosione dei prezzi di gas e petrolio, ha costretto l’Europa in difficoltà drammatiche. Così, dopo il crollo delle forniture energetiche dalla Russia, l’Ue ha accelerato verso il Medioriente, realizzando però di non avere nello scacchiere una figura diplomatica ad hoc. È in questo quadro che Borrell ha pensato di creare ex novo il ruolo che, con molta probabilità, sarà ricoperto da Di Maio. Toccherà all’ex ministro degli Esteri tenere le fila dei rapporti con il mondo arabo, per trattare sul prezzo di gas e petrolio. L’indennità per questo incarico, che prevede lo status di diplomatico con relativi passaporto e immunità, è superiore ai 150 mila euro lordi annui, sottoposti alla tassazione agevolata Ue, oltre alla copertura di tutte le spese, staff compreso. «Questo incarico non è altro che il risarcimento per la scissione a sostegno del governo Draghi — dicono velenosi dai piani alti del Movimento Cinque stelle —. Poi sappiamo tutti come è andata a finire per Di Maio: 0,6% ». Mentre Maurizio Gasparri di Forza Italia ha addirittura presentato una interrogazione in cui si chiede al governo di bloccare la nomina «perché Di Maio non ha nessuna competenza per tale incarico». E altrettanto ha fatto, rivolgendosi a Borrell, l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia. 18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 11:24) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-18 10:24:00, L’ex ministro degli Esteri è stato selezionato per il nuovo ruolo diplomatico istituito da Borrell: stipendio sopra i 150 mila euro e profilo diplomatico. Accuse e veleni dal M5S, Claudio Bozza

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