Didacta 2023, disoccupazione da record ma mancano elettricisti e specializzati in elettronica, informatica, meccanica

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Tanti giovani italiani non trovano lavoro, disoccupazione e Neet imperversano, ma anche il mondo del lavoro non riesce a trovare i giovani di cui ha bisogno: servirebbero, ad esempio, tanti tecnici elettronici (difficoltà di reperimento al 74,6% delle entrate programmate nel 2022), ma anche progettisti e amministratori di sistemi, analisti e progettisti di software (64,6%), come pure elettricisti nelle costruzioni civili (63,5%) e attrezzisti di macchine utensili (61,7%). In generale, i profili con maggiore difficoltà di reperimento sul mercato sono quelli dell’area elettronica, informatica e meccanica.

È anche indicativo che complessivamente, le imprese sono alla ricerca di 52mila diplomati Its: per molte delle professioni che potrebbero essere ricoperte dai diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori, le imprese lamentano una difficoltà di reperimento del 56%.

I dati sono stati presentati da Unioncamere, sulla base dei dati dell’indagine 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato in collaborazione con Anpal, durante la seconda giornata di Didacta 2023, in corso a Firenze, dove Unioncamere ha organizzato con Indire e Associazione Its Italia il seminario “Certificazione delle competenze: dalla formazione in aula alla coprogettazione di esperienze aziendali di qualità per gli ITS Academy“.

Durante il seminario del 9 marzo è stato ricordato che gli Its Academy hanno una durata di due o tre anni, sono caratterizzati da una forte componente di esperienza in azienda (il 30% delle ore di formazione deve essere svolto in stage), e in più dell’80% dei casi assicurano una occupazione a un anno dalla conclusione del percorso formativo.

I dati Excelsior mostrano che il Nord Ovest, con il 37% delle entrate previste, è l’area del Paese che esprime la maggior richiesta di diplomati Its Academy, seguito dal Nord Est con 23%, dal Centro con il 21% e dal Mezzogiorno con il 19%.

Tra le regioni, spiccano soprattutto la Lombardia, con una richiesta di 13.700 entrate previste, seguita da Lazio con 6.200 entrate, Veneto 5.300, Emilia-Romagna 4.600 e Piemonte con 4.300. I diplomati Its Academy sono richiesti trasversalmente in tutti i settori, ma soprattutto in quelli legati al comparto industriale (18.550 richieste) e dei servizi alle imprese (17.850 entrate).

La meccanica rimane di gran lunga l’ambito in cui c’è più richiesta di diplomati ITS Academy: con circa 14.300 entrate previste rappresenta un terzo del totale complessivo di circa 51.600 richieste. A seguire le 8.000 richieste del settore della comunicazione e dello sviluppo di sistemi software.

Della carenza di giovani in determinati ambiti professionali si è parlato anche in altri seminari e workshop: in uno di questi, Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, ha detto che “il Piano 2030 del settore elettrico prevede di creare 540.000 nuovi posti di lavoro in Italia, opportunità di occupazione che permetteranno alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di realizzarsi contribuendo a rendere il nostro Paese più indipendente, sicuro e sostenibile dal punto di vista energetico”.

Il presidente dell’associazione, che rappresenta oltre 500 imprese del settore elettrico, ha invitato “i decisori del mondo dell’istruzione, i responsabili dei piani didattici, le case editrici, gli autori dei libri di testo a lavorare in sinergia con Elettricità Futura, nel comune intento di sviluppare una visione integrata dell’istruzione e del lavoro, e creare un ponte efficace tra l’offerta e la domanda di Green Jobs”.

Nel corso del workshop Alda Paola Baldi, responsabile Procurement Italy di Enel Italia, ha illustrato il programma ‘#EnergiePerLaScuola’, giunto alla seconda edizione, con oltre 60 scuole e più di 500 studenti coinvolti sul territorio nazionale: all’Ansa, Baldi ha spiegato che questo “è un progetto che si aggiunge a iniziative già avviate come ‘Energie per crescere’, lanciato nel 2022 in collaborazione con Elis per formare 5.500 operatori delle nuove reti, e in un anno già in grado di generare oltre mille assunzioni nelle aziende dell’indotto”.

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