di Monica Scozzafava
Il figlio del Diez racconta come ha vissuto il trionfo dell’Argentina ai Mondiali: stata la gioia pi grande della mia vita. Sono sceso in piazza a festeggiare con i napoletani, sembrava di essere a Buenos Aires. Ed pap che ha unito due popoli
Dopo la nascita dei miei figli stata la gioia pi grande. Diego Maradona junior non uomo dalle facili emozioni. E quando capita tende a dissimulare. Messi che alza la Coppa stata per l’immagine che ha rotto gli argini, quelli pi intimi (piangevo, ridevo e piangevo ancora. Ho lottato tutta una vita per essere argentino). Quando l’Argentina vinceva il Mondiale, Diego non era ancora nato. Ma per l’erede del Diez il destino era probabilmente gi segnato. Il figlio di Diego, frutto dell’amore negato tra la mamma Cristiana e il calciatore che a quei tempi era gi sul tetto del Mondo, viene alla luce qualche mese pi tardi (settembre 1986) e la battaglia per conoscere il suo pap comincia praticamente subito. lunga e difficile. La vince. Maradona morto a novembre di due anni fa ed il primo grande dolore di Diego jr.
Diego, si sente pi napoletano o argentino?
Da due anni e mezzo ho il passaporto argentino e non stata una formalit, per me ha rappresentato una conquista identitaria. Sapevo che Napoli avrebbe festeggiato, mi sono stupito per la partecipazione cos vasta, per il sentimento autentico che ho percepito.
Nel segno di Maradona? Nasce tutto da lui secondo lei?
Intanto in Argentina la met della popolazione figlia dell’immigrazione dall’Italia. Sa da dove? Dal Sud, da Napoli in particolare. L mi sento a casa, ma un continuo rimpiangere il tempo che io e pap non abbiamo avuto. Ogni volta una gioia e un dolore, difficile spiegare.
Ci racconti, dov’era domenica. E con chi era?
Abbiamo guardato la partita a casa con mia moglie, i bambini e alcuni amici argentini. Al fischio finale sono scoppiato a piangere, non riuscivo a contenermi. Non era commozione e basta. Era dolore, tristezza. stato come se una ferita d’improvviso si riaprisse. Da quando pap non c’ pi tutte le cose che rimandano a lui mi provocano dolore. La finale era la sua partita. Purtroppo non ha potuto vederla, sarebbe stato bellissimo gioire con lui. Pap mi ha trasmesso il senso di appartenenza all’Argentina, so quanto difendesse la maglia albiceleste.
Messi sul tetto del mondo. Un passaggio di testimone?
Non lo so, questo davvero non posso dirlo. Messi il mio capitano, l’unico calciatore al mondo che aveva il diritto di alzare quella Coppa. Che per il popolo argentino rappresenta una riconquista dopo 36 anni. Mio padre altro.
Anche lei si presta al paragone?
Trovo stucchevoli i dibattiti sul tema e figurarsi se mi ci metto anch’io. Messi un calciatore meraviglioso, mio padre un supereroe. Il pi forte al mondo.
Be’ si schierato per…
S ma sono di parte. E vale per me. Adesso non vedo l’ora di prendere l’aereo che mi riporter da lui. Il 23 dicembre vado in Argentina.
Vedr le sue sorelle? In che rapporti con loro?
Rapporti buoni.
Ha pianto al fischio finale, e poi?
Sono uscito, volevo stare in strada. Arrivato in piazza Dante mi sembrato di essere a Buenos Aires. L cominciata anche la mia festa: due popoli uniti, uniti per sempre da pap. la cosa pi grande che poteva fare. Ha unito e mai diviso. Ha generato amore. Nessuno potr mai. la sua vittoria del cuore.
19 dicembre 2022 (modifica il 19 dicembre 2022 | 18:11)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-12-19 17:12:00, Il figlio del Diez racconta come ha vissuto il trionfo dell’Argentina ai Mondiali: «È stata la gioia più grande della mia vita. Sono sceso in piazza a festeggiare con i napoletani, sembrava di essere a Buenos Aires. Ed è papà che ha unito due popoli», Monica Scozzafava