Solidarietà al ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, per le minacce ricevute in seguito all’annuncio di controlli a contrasto del fenomeno dei diplomifici. Annuncio arrivato dopo la pubblicazione del dossier di Tuttoscuola “Maturità: boom di diplomi facili“. A esprimerla è Luigi Sepiacci, presidente nazionale di A.N.I.N.S.E.I. – l’Associazione Nazionale degli Istituti Non Statali di Educazione e di Istruzione, la più rappresentativa tra le associazioni di categoria delle scuole paritarie italiane. Al tempo stesso il presidente Aninsei chiede che: “Una volta per tutte si smetta di etichettare la scuola paritaria come la causa dei mali della scuola italiana. Noi, con le paritarie, rappresentiamo inconfutabilmente l’eccellenza nell’insegnamento e nella formazione”.
“Da sempre siamo contro i cosiddetti diplomifici e plaudiamo all’iniziativa ministeriale che vuole sopprimere tutte le forme di abuso”, spiega Luigi Sepiacci, per poi aggiungere: “E bene ha fatto Tuttoscuola che ha estratto i dati pubblici in possesso del Ministero, li ha incrociati, analizzati e infine ha elaborato un apposito dossier, grazie al quale sono partite le ispezioni ministeriali. Ricordiamo però che tali dati erano già in possesso del Ministero e che tutti gli strumenti per potere procedere alla repressione degli abusi esistevano già, garantiti dalla legge, ben prima che Tuttoscuola accendesse un meritorio faro su tutta la vicenda”.
“Come Associazione di categoria”, esorta infine Luigi Sepiacci, “chiediamo al Ministero un’attenta analisi dei dati di provenienza degli studenti, di residenza degli stessi e infine di frequenza alle scuole paritarie, perché non si può accedere per legge all’anno scolastico successivo, o agli esami di fine ciclo, senza avere frequentato almeno i tre quarti di tutte le lezioni calendarizzate”.
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