Permessi diritto allo studio anno solare 2023: la possibilità di usufruirne decorre dal 1° gennaio ma la graduatoria deve essere definitiva. Come poterli utilizzare, cosa presentare a scuola, quale normativa rispettare.
La fruizione dei permessi può essere articolata
- permessi orario – utilizzando parte dell’orario giornaliero di servizio
- permessi giornalieri – utilizzando l’intero orario giornaliero di servizio
E’ possibile utilizzare i permessi per un corso diverso rispetto a quello indicato sulla domanda?
No, a meno che non si è esplicitamente autorizzati dall’Ufficio Scolastico Provinciale.
Per quali attività sono fruibili i permessi?
La fruizione dei permessi è finalizzata alla frequenza (in presenza o on line dei corsi), ivi compreso il tempo necessario per raggiungere la sede di svolgimento dei corsi.
In ogni caso la fruizione del permesso va certificata subito dopo la fruizione dei permesso e comunque entro il termine stabilito dalla scuola. In caso di mancata presentazione della certificazione, i periodi di permesso utilizzati saranno considerati come aspettativa per motivi di famiglia senza assegni, con il recupero da parte dell’amministrazione delle competenze fisse corrisposte per detti periodi.
I permessi per diritto allo studio valgono per il computo dei giorni ai fini dell’anno di prova?
No, se vengono fruiti a giorni interi. Non incidono invece sul computo se vengono fruiti ad ore.
I docenti che insegnano nelle scuole non statali hanno diritto ai permessi per il diritto allo studio?
Sì, in base a quanto indicato nei rispettivi contratti nazionali.
Se i permessi non fossero sufficienti (non tutti usufruiscono di 150 ore ) sarà possibile fare ricorso ad altre tipologie di assenze?
Sì, i permessi per diritto allo studio sono aggiuntivi rispetto ai permessi dei quali il personale scolastico può usufruire in base al CCNL, ad es. i permessi per la partecipazione ad attività formative previsti dall’art. 64 oppure l’aspettativa senza assegni di cui all’art. 18 comma 2 o i permessi di cui agli artt. 15, comma 1, e 19, comma 7, del CCNL/2007 (partecipazione a concorsi o esami).
Criteri per la fruizione dei permessi: sono affidati alla contrattazione integrativa regionale , stipulati con cadenza quadriennale
Riferimenti normativi
art. 3 del DPR 395/98, cm 266/88, cm prot. 31787 del 5/04/1989 del Ministero della Funzione pubblica, cm n. 236 dell’08/07/1989, nota prot. n. 7166 del 05/02/1990, cm n.319 del 24/10/1991, telex prot. n. 20880 dell’08/07/1992, cm n. 130 del 21/04/ 2000, CCNL 29.11.2007 (art. 4, comma 4, lett. a), contratto collettivo integrativo regionale.
Solitamente il personale docente o ATA, che ha ottenuto il permesso presenta alla scuola un piano di massima di utilizzo dei permessi, per consentire una più efficace organizzazione
delle attività.
In ogni caso il personale scolastico che beneficia dei permessi ha titolo ad ottenere, compatibilmente con le esigenze di servizio, turni di lavoro che agevolino la frequenza dei corsi. Inoltre, il medesimo personale non è obbligato a prestazioni di lavoro straordinario e/o durante i giorni festivi e di riposo settimanale.
Naturalmente questo non vuol dire che con uno schiocco di dita si riuscirà a modificare l’orario in base alle esigenze rappresentate, per questo motivo è bene presentare il piano di utilizzo dei permessi.
E’ possibile utilizzare il permesso sempre nello stesso giorno della settimana?
La modalità di fruizione dei permessi è indicata nei contratti regionali, se c’è questa esigenza per un periodo lungo si renderà necessaria una modifica all’orario. La fruizione del permesso infatti non deve comunque avere una ricaduta negativa sul lavoro.
Le indicazioni regionali
Contratto integrativo Basilicata prorogato per 2022/23 –
Contratto integrativo Emilia Romagna 2021 – 23 – I permessi possono essere fruiti dagli aventi titolo utilizzando parte dell’orario giornaliero di servizio (permessi orari) e/o l’intero orario giornaliero di servizio (permessi giornalieri)
Contratto integrativo Friuli Venezia Giulia 2022, 2023 e 2024 –
Contratto integrativo Lazio 2022 – 25 –
Contratto integrativo Lombardia 2023 – 25 –
Contratto integrativo Marche 2022 – 2023 – 2024 – i permessi studio possono essere fruiti per il raggiungimento della sede in cui si svolge il corso o in cui si deve sostenere l’esame o la tesi. A tal fine il lavoratore dovrà documentare la presenza al corso o il sostenimento dell’esame per cui è stato richiesto il permesso
Contratto integrativo Molise 2022 – 25 – max 10% delle ore per preparazione tesi
Contratto integrativo Piemonte 2021 – 23 fruizione di ore di diritto allo studio anche per le ore di tirocinio, se previste nei corsi per cui si ha il permesso.
Contratto integrativo Puglia 2022 – 2025 –