Il discorso di Zelensky al Congresso americano

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un discorso al Congresso degli Stati Uniti nel corso del suo viaggio a Washington

Mercoled notte (ora italiana) il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha tenuto un discorso al Congresso degli Stati Uniti. Zelensky a Washington per la sua prima visita ufficiale all’estero dall’inizio della guerra in Ucraina.

Cosa ha detto, in 25 minuti, per punti.

Non carit Il vostro denaro non beneficenza. un investimento nella sicurezza globale e nella democrazia, che gestiamo nel modo pi responsabile. Si trattava di convincere la parte pi recalcitrante dei repubblicani, che da gennaio controlleranno la Camera, a non tagliare i fondi al Paese aggredito. Una risposta orgogliosa a chi parla di assegni in bianco non pi reiterabili: altro che assegni in bianco, combattiamo nel vostro interesse. I congressmen pi scettici, per, non si sono uniti agli applausi. In ballo c’ un altro pacchetto di aiuti da 45 miliardi, che porterebbe il totale a 100. Questa battaglia non pu essere congelata o rinviata. Non pu essere ignorata, sperando che l’oceano o qualcos’altro ci garantisca protezione. E ancora: Dagli Stati Uniti alla Cina – ha aggiunto – dall’Europa all’America Latina, e da ogni angolo dell’Australia, il mondo troppo interconnesso e indipendente per permettere a qualcuno di mettersi da parte e allo stesso tempo di sentirsi al sicuro quando una battaglia del genere continua. Zelensky ha poi sottolineato i valori condivisi tra Stati Uniti e Ucraina. Le nostre nazioni sono alleate in questa battaglia. E il prossimo anno diventer un punto di svolta, il punto in cui il coraggio ucraino e la determinazione americana dovranno garantire il futuro della nostra comune libert. La libert del popolo che difende i propri valori.

Alive and kicking Vivi e vegeti, siamo vivi e vegeti, e sembrava di sentire le note dei Simple Minds, anni ’80, quando Zelensky era bambino e l’Ucraina ancora sovietica. Ora l’Ucraina non e non vuole essere russa, e non si arrender mai, ha ribadito il suo leader tra standing ovation continue: L’Ucraina non si arrender mai e otterr una vittoria assoluta. I russi usano tutto contro le citt ucraine come Bakhmut, dove Zelensky si recato nelle scorse ore, ma l’Ucraina mantiene le sue linee e non si arrender mai. Zelenksy ha poi ricordato che l’anno scorso a Bakhmut vivevano 70.000 persone. Ora rimangono solo pochi civili. Ogni centimetro di quella terra intriso di sangue. Il Donbass passato di mano pi volte in aspri combattimenti. Ma gli ucraini, il Donbass in piedi, ha detto.

Buon Natale e Buon anno Molti ucraini celebreranno il Natale a lume di candela, ma non ci sar nulla di romantico. Anche se non c’ elettricit, la luce della nostra fiducia in noi stessi non si spegner, ha sottolineato sorridendo. Un modo per ricordare il continuo attacco russo alle nostre infrastrutture. Ma il discorso l’ha chiuso con un Buon anno vittorioso. E qui arriva l’interrogativo pi importante.

Il viaggio di Zelensky a Washington ha avvicinato la pace?

Risposta in una parola: no. Risposta, pi analitica, di Giuseppe Sarcina: La prima uscita di Zelensky dal Paese dopo 300 giorni nel bunker o sui campi di battaglia stata piena di calore, anche emozionante. Ma, purtroppo, non ha alimentato la speranza che sia alle viste un negoziato. Vediamo perch.

Un indizio vago quello offerto dal leader di Kiev ai legislatori americani che pendevano dalle sue labbra. Ha detto che l’Ucraina ha gi fatto delle proposte. Non ha detto quali: solo che le ha discusse con Biden, che il presidente Usa le appoggia e che includono 10 punti per la nostra sicurezza comune.

• Cosa vuol dire? Per capirlo, sono pi indicative le parole dette da Zelensky poco prima, nella conferenza stampa seguita all’incontro con Biden alla Casa Bianca, rispondendo a un giornalista (qui la cronaca di Viviana Mazza): Non so cosa sia la pace giusta. Per me, come presidente, significa: nessun compromesso sulla libert, la sovranit e l’integrit territoriale del mio Paese.

E dunque? E dunque, l’impressione che se, come certo, uno degli scopi del viaggio era sondare la disponibilit ucraina a una exit strategy meno rigida — per esempio: rinunciare una volta per tutte alla Crimea —, lo scopo resta lontano. Il fatto che Biden abbia sottolineato che gli europei non vogliono la guerra con la Russia sembra rimarcare le difficolt del presidente americano, che una via d’uscita la vorrebbe pure ma non pu sembrare quello che la cerca con pi insistenza. Non certo mentre l’uomo dell’anno l accanto.

E allora i Patriot E allora l’America si decide a dare agli ucraini l’arma che non aveva mai voluto concedere, nel timore che la usassero non solo a scopi difensivi: una batteria di missili anti-missili, per respingere gli attacchi indiscriminati dei russi.

• E Putin che dice? Putin fa la vittima e chiama i suoi all’ennesimo allineamento: Quello che sta accadendo una tragedia, ma la colpa non nostra, e sono sicuro che tutti voi siete d’accordo con quanto ho appena detto. Indovinate se qualcuno dei generali che ieri lo ascoltavano si detto in disaccordo. Il leader di Mosca ha ribadito la visione russa della questione: Nella dichiarazione di indipendenza seguita alla dissoluzione dell’Urss, era scritto che Kiev sarebbe rimasta neutrale.

Questa analisi stata pubblicata per la prima volta su Rassegna Stampa, la newsletter che il Corriere riserva ai suoi abbonati. Per riceverla occorre iscriversi a Il Punto, di cui Rassegna Stampa uno degli appuntamenti: lo si pu fare qui

22 dicembre 2022 (modifica il 22 dicembre 2022 | 08:18)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-12-22 07:34:00, Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un discorso al Congresso degli Stati Uniti nel corso del suo viaggio a Washington, Gianluca Mercuri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version