Dispersione scolastica, ogni giorno banchi vuoti nelle nostre aule. Sicilia e Piemonte: come si sta agendo

La dispersione scolastica è senza dubbio al centro del dibattito sull’istruzione, con tentativi da parte del Governo, ma anche delle Regioni, di intervenire per ridurre sempre più il fenomeno.

Fenomeno, quello della dispersione scolastica, che pur mostrando differenze a livello territoriale, con una forte presenza al Sud, mantiene comunque costanti alcuni fattori a prescindere dalla regione.

A titolo di esempio riportiamo le esperienze in Piemonte e Sicilia.

Per quanto riguarda la regione Piemonte, si sta seguendo il trend positivo a livello nazionale, con numeri di dispersione che passano dall’11.4% all’11%, in miglioramento costante anche rispetto al 2020 (12%).

La Regione Piemonte, grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo, mette a disposizione un sistema di servizi di orientamento progettati con insegnanti dei territori per supportare le ragazze e i ragazzi (e le loro famiglie) nelle scelte dei percorsi scolastici e formativi e nello sviluppo di competenze per orientarsi.

I principali strumenti del Sistema Regionale di Orientamento sono:

  • rete di oltre 100 sportelli territoriali gratuiti
  • colloqui e consulenze individuali
  • seminari informativi e percorsi di educazione alla scelta nelle scuole secondarie di I e II grado (medie e superiori)
  • guide di orientamento on-line
  • ricerca mirata di informazioni utili a sostenere le scelte
  • iniziative di contrasto alla dispersione scolastica
  • palinsesto Open days e saloni di orientamento

TUTTI I SERVIZI DELLA REGIONE

Sicilia

In Sicilia si registra un calo della dispersione scolastica. Tutto ciò emerge dal monitoraggio annuale in 2.535 plessi di scuola primaria, secondaria di primo grado e secondo grado presentato recentemente dall’Ufficio Scolastico Regionale.

Da un confronto tra gli anni scolastici 2021-22 e 2022-23, si rileva infatti il calo dell’indice di dispersione scolastica globale (IDSG) che in Sicilia passa dal 4,55 al 4,14.

Sulla base dei dati rilevati, precisa l’Ufficio Scolastico, è stato calcolato un indicatore sintetico denominato Indice di Dispersione Scolastica Globale (IDSG) tenendo conto di cinque fenomeni: evasione, abbandono, non assolvimento dell’obbligo di istruzione, non convalida dell’anno scolastico per numero di assenze, non ammissione all’anno successivo per gravi carenze.

Come possiamo vedere, l’USR fornisce una chiara definizione della fenomenologia.

Ogni scuola siciliana, spiega l’Ufficio Scolastico nel dossier dedicato, ha ricevuto un documento informativo sulle modalità operative da seguire in caso di segnalazione di dispersione scolastica.

Le procedure adottate da tutte le scuole a garanzia di uniformità degli interventi e degli strumenti utilizzati costituiscono un ulteriore sostegno alla creazione di reti territoriali e di nuove alleanze finalizzate alla lotta contro la dispersione scolastica e alla promozione del successo scolastico e formativo di tutti gli studenti.

IL DOSSIER

A proposito di dispersione scolastica in Sicilia, riportiamo il caso dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo, alla periferia sud-est del capoluogo siciliano.

L’istituto ha conosciuto anni di grave dispersione scolastica, con un triste picco del 27,3% registrato dieci anni fa. Ma sotto la guida energica e visionaria della dirigente scolastica e del suo team, il panorama scolastico del quartiere è stato radicalmente trasformato. Oggi, la scuola del quartiere, che un tempo rischiava la chiusura, brulica di vita e la percentuale di dispersione è stata ridotta all’1%.

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