Altre novità vengono introdotte dal Decreto 36 in fase di conversione in legge. Parliamo della formazione obbligatoria triennale che riguarderà i docenti di ruolo e le cosiddette figure di sistema, e delle retribuzioni aggiuntive una tantum in relazione alla formazione incentivata. Questioni entrate a far parte del maxiemendamento con cui il Governo blinda le riforme finanziate dal Pnrr. Restano invariati i fondi per la Carta del docente. “Si apre una nuova fase per la scuola italiana che prevede nuovi percorsi di formazione iniziale, selezione e formazione continua ed incentivata dei docenti”, dichiara Valentina Aprea (Forza Italia). Grazie “alla straordinaria compattezza della maggioranza e alla fermezza dei presidenti delle commissioni Istruzione e Affari costituzionali, abbiamo ottenuto che le risorse della Carta docente non verranno toccate“, ha aggiunto il senatore Mario Pittoni (Lega).
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In merito alla formazione incentivata, il PNRR istituisce un sistema di formazione per i docenti in servizio che include la possibilità di premiare gli insegnanti. La partecipazione sarà volontaria e quanti supereranno con successo un percorso triennale potranno ricevere un premio in denaro.
A tal fine sarà istituita una Scuola di alta formazione con il fine di dare le linee guida all’attivazione dei corsi premiali per i docenti. Per finanziare la scuola era inizialmente previsto il taglio della Carte del docente, che nella riformulazione del testo è stata scongiurata, almeno fino al 2024.
I premi ai docenti saranno assegnati dal comitato di valutazione delle scuole e sulla base delle risorse annuali a disposizione. I docenti valutati in maniera positiva potranno beneficiare di un elemento retributivo una tantum di carattere accessorio, stabilito dalla contrattazione collettiva nazionale, non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20% del trattamento stipendiale in godimento.
“La partita della formazione continua ed incentivata – ha detto Valentina Aprea – pur presentando luci ed ombre, soprattutto perché esclude una vera carriera dei docenti ed è limitata nelle risorse, costituisce comunque un’opportunità per formare alle nuove competenze digitali e pedagogiche tutti i docenti della scuola italiana”.
“La formazione degli insegnanti verrà finanziata con un fondo ad hoc fino al 2024 e il Governo si è impegnato a trovare risorse aggiuntive sin dalla prossima legge di Bilancio – ha detto anche Pittoni -. Certo la denatalità è un fatto. Come è un fatto, però, anche che l’Italia spenda per l’istruzione meno dei partner europei. L’abbiamo segnalato con forza, ottenendo che i risparmi dovuti alla riduzione del numero degli studenti rimangano nel comparto scuola”.
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, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
Altre novità vengono introdotte dal Decreto 36 in fase di conversione in legge. Parliamo della formazione obbligatoria triennale che riguarderà i docenti di ruolo e le cosiddette figure di sistema, e delle retribuzioni aggiuntive una tantum in relazione alla formazione incentivata. Questioni entrate a far parte del maxiemendamento con cui il Governo blinda le riforme finanziate dal Pnrr. Restano invariati i fondi per la Carta del docente. “Si […]
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