La maggioranza governativa ha recentemente respinto tutti gli emendamenti al Decreto Legge Infrazioni che avrebbero avuto benefici sulla carriera dei docenti, secondo quanto riferito da Simona Malpezzi, senatrice del Partito Democratico.
Tale decisione ha sollevato interrogativi sul futuro del personale docente, in particolare sul trattamento dei docenti a tempo indeterminato rispetto a quelli precari e sulla posizione delle scuole paritarie nel sistema di istruzione nazionale.
Inoltre, la maggioranza di governo ha respinto un emendamento che avrebbe garantito il pieno riconoscimento delle scuole paritarie nel sistema di istruzione nazionale. “Significa che se insegni in una scuola paritaria conti meno”, ha commentato Malpezzi. L’emendamento avrebbe cambiato l’attuale terminologia di “scuole pareggiate” a favore del termine “scuole paritarie”, garantendo ai docenti un riconoscimento pieno per il loro servizio.
Infine, è stato bocciato un ulteriore emendamento volto a chiarire le norme per prevenire eventuali contenziosi che potrebbero sorgere nel caso in cui il personale di ruolo, passando da un profilo inferiore a uno superiore, si vedrebbe ridurre non solo l’anzianità di servizio, ma anche la retribuzione già percepita.
Tutte queste decisioni, secondo Malpezzi, mostrano una discrepanza tra le promesse del governo e le sue azioni. Questa situazione rappresenta un’ulteriore sfida per il personale docente in Italia, che affronta già numerose difficoltà e incertezze. In un momento in cui l’istruzione è fondamentale per il futuro del paese, le scelte del governo in materia di legislazione scolastica avranno ripercussioni significative e durature.
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