Il sedicenne che ha ferito la sua insegnante di italiano al liceo scientifico Alessandrini di Abbiategrasso il 29 maggio scorso è stato espulso e bocciato.
La decisione, votata all’unanimità dal consiglio di istituto in seduta straordinaria, comporta la non ammissione dell’allievo all’anno successivo e l’espulsione dalla scuola. Il provvedimento è stato notificato alla famiglia del ragazzo.
Michele Raffaeli, preside del liceo, aveva già chiarito dopo l’aggressione che il regolamento prevedeva l’espulsione per reati perseguibili per legge. La professoressa Elisabetta Condò, aggredita con sei fendenti tra cui uno alla testa, è stata dimessa dall’ospedale dopo alcuni giorni di degenza, affrontando ora un lungo periodo di riabilitazione fisica e psicologica.
Se l’espulsione era attesa, la bocciatura ha suscitato sorpresa. Nonostante l’aggressione, il rendimento scolastico dello studente era buono, con la media del 9 in fisica e 8 in matematica. La famiglia ha deciso di ricorrere contro il provvedimento di bocciatura.
“La decisione non è un bel segnale. La scuola avrebbe dovuto valutare le sue prestazioni prima di decidere sull’espulsione”, sostiene al Corriere della Sera, l’avvocato Stefano Rubio, che assiste la famiglia del sedicenne.
Attualmente, il sedicenne è detenuto al Beccaria in attesa della conclusione delle indagini.
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