Docente aggredita, laffondo di Merlo: In un altro paese linsegnante sarebbe stata onorata e difesa, in Italia lattenzione è stata insufficiente

In un articolo pubblicato su La Repubblica, il giornalista e scrittore Francesco Merlo ha discusso il terribile incidente che ha visto protagonista Elisabetta Condò, una docente di Abbiategrasso,  accoltellata in classe da un suo studente di 16 anni.

L’evento ha scosso profondamente l’Italia, evidenziando la tragica vulnerabilità dei docenti, da tempo oggetto di maltrattamenti da parte di studenti e genitori.

Secondo Merlo, la reazione del Paese non è stata adeguata. Il giornalista afferma che, in un qualsiasi altro Paese europeo, la professoressa Condò sarebbe stata onorata e difesa, poiché la nazione avrebbe percepito come proprie le sue ferite. In Italia, tuttavia, l’attenzione risulta insufficiente.

Merlo sottolinea l’importanza vitale del lavoro svolto dai docenti, nonostante le avversità quotidiane. “La preziosa fatica dei loro gesti minuti è la forza della scuola e della democrazia italiane”, afferma. I docenti, sostiene, affrontano con discrezione e competenza gli “invisibili drammi quotidiani”, risolvendoli con resilienza e dedizione.

Nonostante il loro ruolo fondamentale, i docenti sono privi di protezione adeguata e spesso sottopagati. Mancano loro le attenzioni che ricevono magistrati e giornalisti, e il conforto della politica. Eppure, afferma Merlo, sono gli “eroi muti d’Italia”.

Pertanto, Merlo esprime un profondo rammarico per il fatto che l’attacco alla professoressa Condò non abbia suscitato sufficiente empatia, ed è stato rapidamente dimenticato. Il suo appello è un invito a una maggiore consapevolezza e rispetto per l’importante ruolo dei docenti nella società italiana.

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