L’abilitazione all’insegnamento è uno dei temi spinosi che riguardano la scuola. A conti fatti è dal 2013 che non viene attivato un vero e proprio percorso per abilitarsi. E i precari con almeno 3 anni di servizio (spesso anche molti più) non sanno che fare.
Il tema è stato fra quelli affrontati nel corso del Question time di Orizzonte Scuola del 18 maggio. A rispondere Chiara Cozzetto, segretaria nazionale Anief.
“In questo momento deve attendere il decreto che andrà a definire come conseguire l’abilitazione attraverso i 60 o 30 CFU. Sarà quello che permetterà di abilitarsi e poi di partecipare ai futuri concorsi“, dice la sindacalista.
La risposta completa di Chiara Cozzetto al minuto 19:41 del Question time
TUTTE LE RISPOSTE
Abilitazione percorso da 60 CFU
È il cardine intorno al quale ruota la riforma del reclutamento targata Bianchi in quanto interessa una platea vastissima di laureandi, laureati e docenti. Atteso da circa un anno il Decreto, a cui fa riferimento anche Chiara Cozzetto nel suo intervento, deve definire i criteri di accesso, i contenuti dell’attività formativa, la percentuale di presenze, le modalità di svolgimento della prova finale.
Sappiamo che il testo è stato completato, mancherebbe solo il via libera da Bruxelles.
Il provvedimento della presidenza del Consiglio dei Ministri deve definire:
- i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 CFU/CFA, di cui almeno 10 di area pedagogica, comprendente attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiore a 20 CFU/CFA. Per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore.
- il numero di crediti universitari o accademici riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità
- la percentuale di presenza alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale
- le modalità di svolgimento della prova finale del percorso universitario e accademico, comprendente la prova scritta e orale.
Nell’ambito dei 60 CFU sarà comunque riconosciuta la validità dei 24 CFU/CFA già conseguiti quale requisito di accesso al concorso secondo il previgente ordinamento.
Il decreto stabilirà poi i criteri per il riconoscimento degli eventuali altri crediti maturati nel corso degli studi universitari o accademici, purché strettamente coerenti con gli obiettivi formativi.
Il costo di partecipazione al corso è interamente attribuito ai corsisti ma vi sarà un prezzo “calmierato” ossia la proposta di un tetto massimo che le Università potranno proporre.
Il concorso straordinario
Vi è poi la procedura attesa per l’estate, alla quale potranno partecipare docenti “con 36 mesi di servizio oppure 24 CFU” . Al momento il Ministero non ha fornito nessun particolare, ma possiamo supporre che il percorso di abilitazione successivo al concorso potrà portare al conseguimento dei 30 CFU.
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