Docenti di sostegno, Locatelli: Serve una carriera ad hoc, non può essere il trampolino per poi andare a fare altri tipi di insegnamento

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A Vita interviene la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli. Nel corso del suo intervento si parla anche di scuola e di sostegno.

Nell’attuale sistema educativo, è fondamentale garantire un’istruzione inclusiva che rispetti le diverse esigenze degli studenti. Un elemento chiave in questo processo è la figura del docente di sostegno, il quale svolge un ruolo cruciale nell’affiancare e sostenere gli studenti con bisogni educativi speciali. Per questo motivo, è essenziale che i docenti di sostegno siano qualificati, motivati e disposti a intraprendere un percorso formativo continuo per migliorare la loro professionalità.

La ministra spiega: “Le famiglie e i bambini hanno diritto ad avere un servizio adeguato con personale qualificato, motivato, che faccia questo percorso e prosegua in questo percorso. Il sostegno non deve essere un trampolino per poi andare a fare altri tipi di insegnamento come accade ora. Nella scuola serve una carriera ad hoc per chi si occupa di sostegno. Ne ho parlato con il ministro Giuseppe Valditara”.

I docenti di sostegno qualificati, infatti, sono fondamentali per garantire un’istruzione adeguata agli studenti con disabilità o difficoltà di apprendimento. Questi docenti devono possedere una solida conoscenza delle strategie pedagogiche e delle tecniche di supporto specifiche, nonché essere in grado di adattare i contenuti e le metodologie didattiche alle diverse esigenze degli studenti. La qualifica e la preparazione di questi professionisti sono essenziali per garantire un approccio inclusivo e personalizzato all’apprendimento.

Le misure inserite nel Decreto Lavoro

La ministra, poi, aggiunge: “Abbiamo deciso di stanziare 7 milioni di euro, che probabilmente a stretto giro saranno aumentati, per dare un contributo a chi assume un giovane con disabilità dai 18 ai 35 anni a tempo indeterminato. Abbiamo quindi scelto di fare promozione dell’inclusione lavorativa soprattutto negli enti del Terzo settore. Diamo finalmente un segnale che valorizza quei soggetti non profit che sanno sviluppare occasioni di lavoro. Sempre nel decreto lavoro è poi previsto un intervento che prevede un contributo alle imprese sociali che hanno nel loro organico figure professionali che accompagnano la persona con disabilità durante il percorso di inserimento lavorativo e che si impegnano nel patto di servizio personalizzato”.

E ancora: “Nel primo decreto attuativo della legge delega 227 del 2021 si parla di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni. Una riqualificazione che tocca sicuramente l’accessibilità non solo alle strutture ma anche ai servizi per i cittadini, sia dal punto di vista fisico sia da quello tecnologico. Ho tenuto a portare il decreto in consiglio dei ministri il primo maggio proprio perché tocca anche la parte di accessibilità e autonomia allo svolgimento di compiti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”.

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