La prima grande riforma del Ministero dell’Istruzione e del Merito porterà all’introduzione del docente tutor. Dal prossimo anno scolastico verrà introdotta questa nuova figura per una “personalizzazione dell’insegnamento e per il contrasto alla dispersione scolastica”.
Chi è e cosa farà il docente tutor? Nessun insegnante in più. Il professore, in base a quanto è possibile capire, sarà individuato tra coloro che sono già in servizio. Il tutor avrà una formazione particolare e sarà pagato di più.
Cosa dovrà fare l’insegnante tutor? “Dovrà seguire quei ragazzi con maggiori difficoltà di apprendimento ma anche quelli molto bravi che magari in classe si annoiano”, ha spiegato Valditara. Non solo: dovrà guidare “ragazzi e famiglie all’orientamento”.
Qual è l’obiettivo del Ministero? Per Valditara “occorre combattere la dispersione scolastica. In Italia il 13,2% dei ragazzi tra 15 e 19 anni non studia e non lavora. Portare questo dato sotto al 10% entro qualche anno sarebbe un buon punto di partenza”.
Come sarà individuato il docente tutor? Valditara afferma che l’adesione sarà volontaria. I corsi di formazione saranno gratuiti e saranno pagati di più avendo una formazione maggiore e un impegno lavorativo aggiuntivo.
Quanti saranno i docenti tutor? La cifra non è ancora stata individuata, ma non saranno presenti alla scuola primaria e non è detto nemmeno che siano presenti in tutte le classi della secondaria di primo e secondo grado. L’impegno orario sarà sia curricolare che extracurricolare.