Doherty-Moss una storia di amore, droga e rocknroll. Comè finita tra Pete e Kate

di Matteo Persivale

Due anni e mezzo di fidanzamento segnati da scandali, abusi, rotture e ritorni. Ora, 15 anni dopo, lui sembra al capolinea della sua carriera da ‘bad boy’ e ha pubblicato un libro di memorie nel quale racconta (anche) la loro relazione. Lei, uscita indenne dallo “scandalo cocaina”, ha invece creato un’agenzia di modelle, aperta a figli d’arte. Una ex coppia che resta specchio di un’epoca

Bofonchiava, ma in modo adorabile, lo scorso 2 novembre sul palco degli Innovator Awards 2022 del Wall Street Journal al MoMA di New York e anche seguendo l’evento in streaming a distanza di sicurezza si percepiva l’imbarazzo dell’augusta platea nell’ascoltare l’eloquio impreciso di Kate Moss, simile a quello di coloro che sono appena stati anestetizzati dal dentista, la dizione lenta, strascicata, lo sguardo fissile, non a fuoco, diretto da qualche parte della sala, chiss dove. Il risultato? L’immagine di Moss era tanto carismatica, e elegante (total look Saint Laurent del suo amico Anthony Vaccarello) che non successo nulla, una potenziale umiliazione pubblica per qualunque altra celebrity risolta con qualche titolo dei tabloid inglesi e poco pi, ennesima dimostrazione del talento mossiano nel fare lo slalom tra gli scandali, sorvolando in scioltezza i tranelli della fama globale. Immota e regale, allergica alle interviste perch sa di non averne bisogno, perch res ipsa loquitur come diceva Cicerone (parlano per lei le abbondanti e onnipresenti immagini), immune al passare del tempo (il 16 gennaio avr 49 anni) nonostante una vita vissuta senza risparmiarsi.

L’icona che si fa perdonare tutto

Era inevitabile non tanto che Moss lanciasse un marchio di “beauty e wellness”, Cosmoss, ma che aprisse nel 2016 un’agenzia di modelle che nella ripartenza modaiola del post-pandemia sta diventando sempre pi influente: perch pensare che la sua bellezza sia replicabile tramite una crema per il viso ovviamente folle, ma affidarsi a lei per la gestione della propria carriera di modella dimostrabilmente un’ottima idea. Perch nessuno, in quest’epoca, sa meglio di lei come muoversi nel complicato (e spesso cattivello) mondo della moda e dei media. Ci sono modelle pi alte di lei? Certamente. Pi belle? Probabile. Pi presenti sulle passerelle? S. Ma nessuna come lei ha creato attraverso trent’anni di carriera un ruolo da influencer ante litteram, sempre in anticipo sulle tendenze globali dall’infausto heroin chic degli inizi (le cui cattive vibrazioni non l’hanno sfiorata) al suo ruolo attuale di – per una volta il termine pi abusato della moda ha davvero un senso – icona, ormai senza tempo.

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Dalle passerelle ai video di Elton John

Quando negli Anni 90 dominavano in passerella e sulle copertine le “supermodel” Cindy Crawford, Elle Macpherson, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, lei conquistava militarmente la fabbrica mediatica della “cool Britannia” cio le riviste come The Face (soprattutto) e Arena , fotografata dalla bohemienne Corinne Day e dallo scacciato Jurgen Teller come dal classicista Mario Testino, alternando le grandi case e i marchi emergenti, posando per Lucian Freud (che le fece anche un tatuaggio sulla coscia, uno stormo d’uccelli, che lei oggi liquida sublime con “ormai sembrano vene varicose”) e Chuck Close e Peter Blake, suonando il tamburello nel disco Be Here Now degli Oasis (Noel Gallagher ha scritto per lei Sunday Morning Call ), attrice nei video di Elton John, Johnny Cash, George Michael, dell’amica del cuore Marianne Faithfull dalla quale andata (con profitto) a lezione di sopravvivenza.

Gli amori: Johnny Depp, Jefferson Hack e Jamie Hince

Ha amato Johnny Depp, Jefferson Hack che le ha dato la figlia Lila modella come lei, l’impresentabile Pete Doherty, ha sposato Jamie Hince dei Kills (2011-2015), da anni si accompagna al conte-fotografo Nikolai von Bismarck (discendente di Otto). Come fece negli Anni 60 Wilhelmina Cooper, da modella apre un’agenzia, che si chiama inevitabilmente KMA cio Kate Moss Agency, fornendo il know-how di genio del branding (di s) alle altre modelle. Quasi tutte con nomi famosi a cominciare dalla figlia Lila Grace HackMoss, e Elfie Reigate, figlia dell’artista Barry Reigate e della modella-nutrizionista Rosemary Ferguson amicissima di Kate (Elfie, da bambina, fu damigella d’onore al matrimonio di Moss con Hince). KMA rappresenta anche Esm Creed-Miles, figlia dell’attrice Sam Morton e dell’attore di Peaky Blinders Charlie Creed-Miles, e Ella Richards, 26 anni, nipote di Keith, altro genio in materia di invulnerabilit dagli scandali.

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L’esodo delle top model dalle grandi agenzie

Si consolida l’esodo dalle grandi agenzie verso la start-up di Moss: il caso di Stella Maxwell, che viene da Elite Models, e Jordan Barrett che prima stava con IMG. Come se non bastasse, Diet Coke l’ha nominata direttore creativo (non sono soltanto le case di moda a avere direttori creativi, perch ormai gli stilisti sono in primis brand manager – profezia di Karl Lagerfeld regolarmente avverata, Lagerfeld che amava fotografare proprio Kate Moss). Per capire come faccia Moss a vincere sempre, istruttivo riflettere sulla sua relazione (2005-2007) con Pete Doherty, che avrebbe stroncato la carriera di chiunque – tranne la sua.

Quel video rubato con la polvere bianca

Kate & Pete barcollavano, belli e dannati, da una festa elegante a Mayfair al fango-rock del festival di Glastonbury, da una sala di registrazione di Notting Hill a una prima pagina di tabloid cartaceo (non c’erano ancora i social media) come quella del Daily Mirror dove in un’immagine sgranata tratta da un video rubato lei – pur sempre fotogenicissima – inalava golosamente una polvere bianca non meglio identificata. Due anni e mezzo d’amore, droga, scandali: lei modella pi famosa del Regno Unito (a oggi ha collezionato 30 copertine di Vogue UK), lui cantante rock pi heroin che chic, reo confesso utilizzatore di eroina e droghe varie (crack, ecstasy, tranquillanti equini), dentro e fuori dalle cliniche di disintossicazione per ricchi con regolari, deprimenti ricadute. Fu una di quelle storie d’amore che tendono a lasciare gli amici di una parte perplessi, della serie ma lei cosa vede in lui?, misteri dei sentimenti.

L’autobiografia che Pete non ha letto

Quindici anni dopo la fine della storia lui ha scritto un libro – o meglio l’ha fatto scrivere da un ghost-writer, e in ottimo e abbondante stile punk si vanta di non averlo letto – nel quale rivela pi i fatti di Moss che le storie relative alle sue band, prima i Libertines poi i Babyshambles e ora i Peter Doherty and the Puta Madres in un descensus averni verso l’irrilevanza mediatica e musicale. Quarantatrenne (non freschissimo, la vita spericolata tende a presentare il conto a tutti, Keith Richards l’eccezione che conferma la regola) l’ex cattivo ragazzo della musica inglese ha pubblicato A Likely Lad , “memoir” rockettaro dove ai racconti di deboscia si sovrappongono riflessioni del musicista amante dei libri (Genet, Baudelaire, Wilde i suoi prevedibili eroi). Ma, ancora una volta, Doherty fa centro commercialmente grazie ai racconti su Kate Moss, alla volta in cui la fece finire sui giornali inalando polvere bianca e le fece perdere contratti milionari (tra i quali quelli con Chanel e Burberry) e la fece indagare da Scotland Yard. Doherty ai tempi vendette un’intervista a un tabloid per pagarsi la droga e parl con franchezza di lei (che lo perdon); ora pubblica un libro in discreta parte su di lei, nel quale Moss appare in vesti inedite: in incognito come una contadina russa con una coperta sopra la testa per eludere le guardie del Nightingale Hospital di Londra dove lui era ricoverato ma meditava la fuga.

Un rottame l’auto dopo l’incidente a Ibiza

L’incidente d’auto a Ibiza tenuto finora nascosto a tutti (lasciarono il rottame al suo destino su una stradina di tornanti in spregio al codice della strada, alle regole assicurative e al buon senso). Il finto matrimonio (erano fidanzati ma, in un lampo di lucidit della coppia, un matrimonio vero non si materializz mai) su una spiaggia thailandese con dei serpenti avvolti intorno al collo. Lei in parrucca nera e stivaloni di gomma a Glastonbury in incognito, tra la folla, normalmente. Proprio al tema di Moss in incognito – corollario della sua fama inossidabile – sono dedicate le pagine pi interessanti, Kate vista da vicino, da qualcuno che al contrario di tutti quelli che l’hanno frequentata non rispetta la sua volont di non apparire al di fuori di campagne e passerelle (lei che ripaga sempre la lealt: l’amore con Johnny Depp dur dal 1994 al 1997, finito 25 anni fa, ma quando lui le ha chiesto di testimoniare al recente processo per diffamazione intentato contro Amber Heard lei si presentata e in pochi minuti di testimonianza asciutta, tersa, devastante, ha secondo molti commentatori assicurato la vittoria a Depp).

I furti di Doherty a casa di amici

Certo la passione per Depp, che gi allora non era esattamente un eremita, indica un sincero interesse di Moss per i “bad boys”: Doherty, sempre in cerca di denaro, aveva svaligiato la casa del suo miglior amico e compagno nella band, Carl Bart, rubandogli la chitarra vintage, un computer, e lo stereo per acquistare eroina (sciatto nell’esecuzione criminosa, aveva anche svuotato il frigorifero del malcapitato Bart, mangiando per del prosciutto scaduto che gli provoc un’intossicazione alimentare, e cos non si present in tribunale a uno dei vari processi a suo carico). Scrive lui: Molti dei miei primi incontri con Kate avvenivano clandestinamente… Nonostante fosse multimilionaria, teneva a ripetere che veniva dalle case popolari di Croydon, quindi nella prima settimana in cui siamo stati insieme ho subito insistito perch salisse su un autobus con me, di solito si spostava in limousine. Ci travestivamo, ci mettevamo delle parrucche e giravamo per Londra in bus. Ci siamo fatti dei tatuaggi, quella prima settimana… Volevo una prova d’amore, quindi le ho detto, devi farti un tatuaggio con le mie iniziali… ero insicuro. Tutto il contrario di lei, che non rilascia mai interviste ma a luglio ha fatto un’eccezione, storica, non per una rivista n per un giornale ma per una radio anzi “la” radio degli inglesi, la Bbc, non in un programma giornalistico ma musicale, il (peraltro bellissimo: chapeau a Lauren Laverne) Desert Island Discs. Dove la donna con lo sguardo da modella di Vermeer ha ammesso di sentirsi tuttora in imbarazzo davanti all’obiettivo, e la soluzione diventare qualcun altro, come diceva un suo collega poeta maledetto tanti anni fa – je est un autre.

26 dicembre 2022 (modifica il 26 dicembre 2022 | 08:41)

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