La scomparsa di una donna diventa un caso politico: Violata la sua privacy

di Luigi Ippolito, corrispondente da Londra

Nessuna traccia di Nicola, 45 anni. Si scatenano i complottisti. Polizia in difficolt: abusava di alcol per la menopausa. bufera

il mistero che da tre settimane tiene l’Inghilterra col fiato sospeso. Ma adesso diventato un caso politico, con la polizia sotto accusa e l’intervento della ministra dell’Interno, Suella Braverman: perch al centro c’ la questione di come sia stata trattata la sparizione di una donna e la sua privacy.

I fatti risalgono alla mattina del 27 gennaio, quando Nicola Bulley, una madre 45enne, si volatilizzata nel nulla durante una passeggiata col suo cane lungo il fiume Wyre, nel Lancashire: la polizia fin dall’inizio si convinta che la donna sia caduta in acqua e annegata, ma nessuno sembra persuaso di questa spiegazione. Certamente non i detective fai da te che sono arrivati a frotte da tutto il Paese per aiutare nelle indagini (e che hanno finito per intralciarle): e sicuramente non le orde di complottisti del web, che da settimane propagano in Rete le teorie pi strampalate.

proprio per far fronte a tutto questo vociare — e alle accuse di incompetenza di fronte a un caso insoluto — che mercoled la polizia del Lancashire ha convocato una conferenza stampa in cui, tra lo stupore generale, ha rivelato che Nicola aveva significativi problemi con l’alcol a causa delle sue difficolt a gestire l’arrivo della menopausa.

L’improvvida uscita della polizia ha provocato una levata di scudi a livello politico. La deputata conservatrice Alicia Kearns ha parlato di colpevolizzazione della vittima, mentre la ministra ombra laburista degli Interni, Yvette Cooper, ha definito la mossa assai inusuale nonch fonte di preoccupazione: finch non intervenuta la stessa ministra degli Interni, Braverman, che ha chiesto spiegazioni agli investigatori perch non del tutto soddisfatta dalla loro motivazione, volta a mettere fine alle speculazioni.

Anche la famiglia di Nicola si espressa per dire che la donna non avrebbe voluto che i suoi dettagli personali venissero rivelati e per chiedere di mettere fine alle teorie folli che tengono banco sui social media. E ora ci si chiede come faranno le donne a fidarsi in futuro della polizia, se le loro vite private rischiano di essere divulgate cos alla leggera.

Tutto questo non aiuta certo le indagini o le speranze di ritrovare viva Nicola. Nelle ultime immagini riprese dalla telecamera del citofono di casa, la si vede che carica il cane nel portabagagli della sua auto, attorno alle 8.30 del mattino del 27 gennaio, in procinto di accompagnare a scuola le due figlie di nove e sei anni. La donna indossa un cappotto blu, leggings, calzettoni e stivaletti alla caviglia. un tragitto di pochi minuti, perch gi alle 8.43 viene vista passeggiare col cane lungo il fiume: diverse persone la notano, l’ultima volta alle 9.10. Intanto, alle 9.01, si era collegata col telefonino a una riunione di lavoro su Teams: alle 9.20 risulta ancora connessa, ma poco dopo le 9.30 il cane viene ritrovato da solo, senza guinzaglio e in stato di agitazione. Di Nicola nessuna traccia, se non il telefonino lasciato acceso su una panchina.

Come una donna sia potuta sparire nel nulla nel giro di pochi minuti, in una zona abbastanza frequentata, resta un mistero: gli investigatori dicono di escludere circostanze sospette o persone terze e pensano che Nicola sia caduta in acqua, magari per rincorrere il cane o forse per recuperare una palla che gli aveva lanciato (sempre che non si sia buttata lei stessa). Ma l’animale stato ritrovato perfettamente asciutto, non ci sono tracce di scivolamento e gli amici fanno notare che la donna era una brava nuotatrice.

Le ricerche lanciate finora hanno visto impiegati elicotteri, droni subacquei e cani da fiuto: finch si unita anche una squadra di esperti sommozzatori, che ha esteso il setacciamento lungo tutto il corso del fiume fino al mare aperto.

Ma intanto a fare danno ci sono i detective da tastiera, che danno fiato alle teorie pi estreme e si sono focalizzati sul partner di Nicola e padre delle due bambine, Paul Ansell: i complottisti del web puntano il dito sulle finanze e le relazioni della coppia, tanto che gli amici sono dovuti intervenire per chiedere di mettere fine alle vigliacche speculazioni. L’uomo, sottolineano, era in casa al momento della sparizione di Nicola, perch altrimenti le telecamere avrebbero registrato la sua uscita.

Ma una spiegazione credibile di come lei si sia volatilizzata non sembra emergere, mentre il partner di Nicola, Paul, continua a ripetere che non considerer nessun altro esito se non quello di ritrovare viva la sua compagna.

17 febbraio 2023 (modifica il 17 febbraio 2023 | 22:57)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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