Il 41,5% degli studenti delle superiori pensa di trovare subito un lavoro dopo il diploma, ma il 62,9% crede che il salario non sarà buono. Il 72,7% teme la precarietà e la bassa tutela delle leggi e i contratti, e il 96,3% ritiene che il governo debba intervenire.
Il 90,6% non vede una valorizzazione meritocratica per i giovani e il 71,7% non ha prospettive professionali attraenti. Il 56,9% ritiene un contratto a tempo indeterminato un miraggio e l’81,1% valuta l’opzione di trasferirsi all’estero.
Questo emerge da un sondaggio dell’Istituto Freud di Milano, che ha coinvolto 950 studenti.
Daniele Nappo, direttore del Freud, sottolinea che un insufficiente investimento nell’istruzione e nel post-diploma potrebbe causare la fuga all’estero e la perdita di capitale umano. Serve un lavoro congiunto tra investimenti e coinvolgimento dei soggetti interessati nella formazione.