Per rimodernare e costruire nuove scuole efficienti serve un “patto” fra pubblico e privato secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che questa mattina, come riporta Ansa, ha annunciato la partenza di una sperimentazione di project financing il prossimo anno.
L’idea di Valditara
“Siamo convinti – ha sottolineato Valditara – dell’importanza di dar vita a un’alleanza per la scuola, un patto tra privati e istituzioni pubbliche per realizzare ex novo o ammodernare gli edifici scolastici in ogni area d’Italia. Lo strumento della partnership pubblico – privato, ampiamente consolidato in altri settori quali trasporti e sanità, potrà essere promosso anche in ambito scolastico con l’introduzione del project financing”.
“Nel 2024 partiremo con una sperimentazione: ovviamente occorre avere la collaborazione degli enti locali, che sono i proprietari delle strutture. Se l’esperimento funzionerà – ha aggiunto – potremo attuare un’autentica rivoluzione nell’edilizia scolastica, con tante scuole belle e all’avanguardia”.
La ricerca
Secondo la ricerca dell’associazione Costruire Scuole, infatti, nei prossimi cinque anni in Italia ci sarà bisogno di rifare duemila edifici scolastici. “Gli strumenti giuridici – ha spiegato Mario Comba, Professore di Diritto Comparato dell’Università di Torino e Consigliere del Ministro – già ci sono, e sono molto bene illustrati nella Ricerca dell’Associazione Costruire Scuole. Bisogna applicarli alla realtà delle scuole e trovare le più efficienti modalità di cooperazione con gli enti competenti e le Regioni”.
“In Regione Lombardia – ha aggiunto l’assessore regionale all’Istruzione Simona Tirono – siamo pronti a deliberare un osservatorio dedicato proprio all’edilizia scolastica che metterà al centro i nostri studenti. Per noi il benessere dei ragazzi è una priorità, perché le nuove strutture costruite dovranno essere belle ma soprattutto dovranno dare una ‘qualità di vita’ ottimale per le ore di studio. Per questo l’osservatorio dell’edilizia scolastica detterà le linee guida sulle quali i comuni dovranno attenersi per i prossimi bandi regionali”.
Valditara aveva già parlato del progetto qualche settimana fa: “Il nostro obiettivo è modernizzare il sistema e fare diventare la scuola un centro capace di moltiplicare lo sviluppo del territorio. Trasformarla nell’anima e nella mente della crescita di un quartiere e di un comune. Non vedo nulla di scandaloso in quanto proponiamo. Piuttosto è importante anche collegare sempre più scuola e mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali”, aveva detto il ministro.
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