Duplantis: «Quando decolli non pensi a niente. La paura all’inizio c’era»

di Gaia Piccardi, inviata a Montecarlo

Il primatista mondiale di salto con l’asta : Non parlo con l’asta ma c’ un rapporto stretto, come un tennista con la racchetta. un’alchimia delicata: servono timing, costanza, rapidit combinate insieme. Un talento, da solo, non basta

Il ragazzo che sa volare non mentiva: che abbia fatto il primo salto con l’asta a 4 anni non leggenda. Armand Duplantis detto Mondo estrae dalla tasca dei jeans il telefonino, fa partire un vecchio video. Sorride: Questo sono io in giardino, impugno un’asta minuscola nel tentativo di imitare mio padre Greg. La mia storia iniziata cos. A 23 anni, re del gal di World Athletics (la regina Sydney McLaughlin) in cima a una stagione perfetta, Mondo ha gi vinto tutto: Mondiali indoor (6,20) e all’aperto (6,21), Europei, pi l’oro olimpico di Tokyo. Se gli dici che il nuovo Bolt (No grazie, io sono io), inteso come volto dell’atletica, o il Bubka 3.0, il paragone non lo riempie di gioia (Non ci parlo molto, l’avr incrociato un paio di volte. stato un grande, molto longevo, ma non della mia generazione, io sono cresciuto ammirando Lavillenie); meglio lasciargli intendere che come Duplantis, sui cieli dell’atletica, non vola nessuno.

Armand, come ci si motiva a 23 anni, avendo gi completato la collezione di ori pi pregiati?
Non difficile, la vera sfida con me stesso. Fisso gli obiettivi sulle mie capacit, il resto del mondo resta fuori.

C’ potenziale inespresso?
Oh s, quest’anno ho ritoccato il record tre volte ma sento di poter saltare ancora pi in alto. Tecnicamente non devo cambiare nulla, per la velocit al decollo pu migliorare, ci sto lavorando. L’asta un’alchimia delicata: servono timing, costanza, rapidit combinate insieme. Un talento, da solo, non basta.

Come allena la velocit?
Correndo lo sprint due o tre volte alla settimana. Nel 2018 fermavo il cronometro sui 10”57, oggi sono molto pi esplosivo: posso dire che sono intorno ai 10”. Mi uccido nei primi 30 metri: devo diventare pi bravo a gestire lo sforzo. E l’idea di correre la staffetta con la Svezia no, non mi dispiace.

Con l’asta ci parla?
No, mai successo! E nemmeno le ho dato soprannomi. Per certo c’ un rapporto stretto, come per il tennista con la racchetta o per il pilota di F1 con l’auto. Per saltare di pi mi serve un’asta pi lunga e rigida, che mi proietti pi in alto. La sfida dei prossimi anni, a partire dal Mondiale di Budapest 2023, passer da l. Possiamo dire che l’asta la mia ragazza e che sono in cerca di una ragazza nuova!.

Tra il decollo e l’atterraggio c’ tempo di pensare?
No. Il mio corpo reagisce seguendo istintivamente i movimenti che l’ho allenato a fare ma la mente vuota, non c’ il tempo di pensare a niente. Il salto fatto di sensazioni: da come salgo verso l’asticella, capisco se buono o no. All’inizio c’era il panico della caduta da gestire. Non pi.

Da bambino non sognava di fare l’astronauta?
Mai avuto un piano B: non ricordo un periodo della mia vita in cui non abbia saltato con l’asta. Mio padre era un saltatore, mio fratello lo stato. Mai voluto fare altro, venuto tutto facile. Ho un talento? Lo coltivo.

Pap Greg americano, mamma Helena svedese. Lei ha doppio passaporto ma gareggia per la Svezia. Come si vive divisi a met?
Fuori stagione sto a Baton Rouge, in Louisiana, dove mi alleno sempre all’aperto. Gli altri sei mesi a Stoccolma, dove vivo con Desir, la mia compagna, e dove c’ la mia base europea.

In Svezia appena uscito il suo film Born to fly.
Racconta il viaggio fin qui, dal materassino dei primi salti piazzato in cortile al titolo mondiale. Tutto un po’ surreale ma anche molto vero: ho sempre pensato di poter fare le cose che ho ottenuto nella mia carriera. A Londra 2012 vidi Lavillenie diventare campione olimpico e pensai: perch non io? In ogni meeting posso saltare 6 metri, se voglio. Poi ci sono i fattori esterni: vento, sole, pioggia. Ma questo un altro discorso.

Da dove deriva questa autostima? Famiglia, psicologo?
Da mio padre Greg, genetica, e dalla mia storia. Le spiego: sono cresciuto con due fratelli maggiori super competitivi e tutti i ragazzini del vicinato con cui giocavamo erano eccezionali nei vari sport. Ambiente tosto, non immagina quanto. Se volevi qualcosa, dovevi conquistartela. Se non arrivi primo, sei ultimo: sono venuto su con questa mentalit. Ecco perch davanti a una sfida non mi tirer mai indietro.

Si vede saltare fino a quasi 40 anni, come Bubka?
Se sar ancora al top, mi piacerebbe. Ma se perdo la magia, no, non se ne parla: preferisco giocare a golf.

E come capir se la magia evaporata o c’ ancora?
Facile. Se perdo, non mi diverto per niente.

6 dicembre 2022 (modifica il 6 dicembre 2022 | 07:35)

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, 2022-12-06 09:11:00, Il primatista mondiale di salto con l’asta : «Non parlo con l’asta ma c’è un rapporto stretto, come un tennista con la racchetta. È un’alchimia delicata: servono timing, costanza, rapidità combinate insieme. Un talento, da solo, non basta», Gaia Piccardi, inviata a Montecarlo

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