di Guendalina Galdi – Redazione Gianlucadimarzio.com
Un accordo complesso e due soluzioni: una per la serie A, l’altra per l’estero. Cifre e meccanismi del contratto tra Paulo Dybala e la Roma, quasi una partnership. La Roma pu trattenerlo se l’offerta di un club italiano ma deve aumentargli l’ingaggio
Non so quello che succeder a fine anno. Perch c’ il campo, l’Europa, gli impegni ogni tre giorni, ma sempre anche tanto calciomercato. Paulo Dybala — uscito dalla prima trasferta europea del 2023 con un sovraccarico ai flessori — non l’unico che periodicamente dribbla domande sul futuro con quelle otto parole per non spingersi oltre il campo neutro. Ma nella conferenza stampa alla vigilia dell’andata del playoff di Europa League contro il Salisburgo l’argentino aveva lasciato aperti anche altri due temi: quanto il suo futuro in giallorosso possa essere legato a quello di Jos Mourinho (Io vorrei essere allenato da lui); la clausola inserita nel suo contratto al momento dell’arrivo nella Capitale. O meglio, una doppia clausola ; sia perch cambia in base all’eventuale destinazione (serie A oppure estero), sia perch ad avere l’ultima parola in un caso la societ giallorossa mentre nell’altro proprio Dybala.
La clausola per l’Italia
Pi che una semplice clausola rescissoria, si potrebbe parlare quasi di partnership. Di una sinergia tra club e top player. O comunque di un accordo che si avvicina di pi a questa definizione che non a quella classica che prevede di liberare un giocatore ad una determinata cifra. In questo caso, essendo appunto doppia, i costi diventano due: uno valido per la cessione in Italia e un altro per una destinazione estera. La cifra italiana di 20 milioni di euro. Ma la Roma ha la possibilit di annullarla solo in un modo: aumentando l’ingaggio al giocatore e portandolo sui 6 milioni. Tradotto: la societ giallorossa, davanti ad un interesse da parte di un club di A per Dybala, avrebbe l’ultima parola e la possibilit di trattenere il giocatore annullando la clausola ma allo stesso tempo facendo salire di quasi il doppio l’ingaggio dell’argentino. E, al contrario, qualora il club fosse d’accordo a lasciar partire il giocatore? La spesa per la societ acquirente sarebbe di 20 milioni totali ma di questi solo l’80% andrebbe alla Roma mentre il restante 20% al giocatore.
La clausola per l’estero
Per l’estero invece la clausola ha un importo inferiore: 12 milioni. Il meccanismo lo stesso della clausola valida per la serie A ma in questo caso l’ultima parola spetterebbe al giocatore che per esempio non resterebbe indifferente davanti a una chiamata di certe squadre di Premier League. La Roma comunque anche in questo caso potrebbe annullare la clausola ma in questo contesto estero l’ultima parola sar soltanto del giocatore che avr dunque la possibilit di esprimere una determinata preferenza. Un potere decisionale che per non darebbe pi diritto a quel 20% della cifra di vendita, come invece accadrebbe per la soluzione italiana. L’opzione estero dunque porterebbe l’intero importo nelle casse della Roma.
17 febbraio 2023 (modifica il 17 febbraio 2023 | 18:14)
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