Edoardo Mocini: Gli alcolici a fine pasto aiutano a digerire? Ecco la verità

Pasti abbondanti spesso si concludono con un liquore o un amaro sorseggiato con la convinzione di favorire la digestione. Questa credenza popolare, tipica della cultura italiana, si rivela, per, un falso mito. Da dove nasce questa teoria? Gi anticamente, preparati a base di erbe e radici dal sapore amarognolo venivano consumati dopo pasti copiosi. Gli amari, fino agli inizi del ‘900, venivano anche utilizzati come medicinali. Ippocrate ide la ricetta dell’hippocras, un elisir dalle propriet medicamentose a base di vino aromatizzato con miele ed erbe. Cosa c’ di vero? Il gusto amaro delle erbe stimola specifici recettori sulle papille gustative. Di conseguenza aumenta la produzione di saliva, nella quale sono presenti enzimi utili per iniziare la digestione del cibo, e di gastrina, un ormone che stimola la secrezione di succhi gastrici e, quindi, la scissione dei nutrienti. I potenziali effetti digestivi vengono, per, azzerati dall’alta gradazione alcolica. Inoltre, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’alcol come agente cancerogeno del gruppo 1 (al pari di benzene, arsenico e amianto). Possiamo, dunque, dire che l’alcol non favorisce la digestione. Tuttavia, non mangiamo con il solo scopo di nutrirci e dunque un amaro condiviso occasionalmente con amici e familiari pu essere un momento di socialit e piacere. Non solo. Un buon amaro a base di erbe pu anche essere utilizzato in cucina.

Orata al cartoccio e riduzione di amaro

Per la riduzione di amaro, tritate mezzo scalogno e fatelo rosolare in un pentolino dal fondo spesso insieme a 10 g di burro. Aggiungete tre tazzine di amaro (quello che pi vi piace e di qualsiasi gradazione: l’alcool evaporer tutto), due cucchiai di aceto balsamico nei quali scioglierete 10 g di amido di mais, una fettina di zenzero fresco, mezzo cucchiaino di miele e un pizzico di sale. Fate cuocere a fiamma media fino a dimezzare il composto, che potrete utilizzare freddo per condire insalate, verdure, ma anche secondi di pesce e carne. Provatela, ad esempio, come condimento finale di un filetto di orata al cartoccio: baster avvolgere il pesce prima in un foglio di carta da forno, poi nella carta stagnola, e cuocerlo in forno a 200C per una decina di minuti, senza aggiungere altri condimenti.

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