Edoardo Mocini: Mangia meno e fai sport. Perché non basta a combattere lobesità

Gastronerie e alimenzogne

di Edoardo Mocini*

Il dietologo e divulgatore scientifico: Comunit scientifica, Oms e medici esperti riconoscono l’obesit per quello che : una malattia cronica. Ecco perch bisogna evitare semplificazioni. Chi non riesce a uscirne non n pigro n privo di volont

La grassofobia e le discriminazioni legate al peso colpiscono gli individui ogni giorno. Queste forme di discriminazione poggiano le loro basi anche sulla scarsa conoscenza che vi dell’obesit e delle sue cause. Di solito, di fronte a una condizione di obesit la soluzione proposta, perfino da professionisti sanitari, semplice: mangia di meno, muoviti di pi. Perci chi non riesce ad applicare questa semplice prescrizione viene ritenuto pigro e privo di forza di volont. Oggi, per, la comunit scientifica, l’Oms e i medici esperti riconoscono l’obesit per quello che : una malattia cronica. Pur essendo ovviamente legata al bilancio energetico, ridurre le sue cause al mangiare troppo e al muoversi troppo poco una incredibile semplificazione. In realt, ad influire sul grasso accumulato contribuiscono molte cause — genetiche, ambientali, psicologiche, legate ai farmaci assunti, allo stress subito e alla qualit e quantit del sonno — che a loro volta agiscono sul bilancio energetico. Gli individui in cui una di queste cause si presenti singolarmente sono praticamente inesistenti. In tutte le forme di obesit, invece, c’ una commistione, in percentuali variabili, delle diverse cause. Proprio per questo cos difficile per i pazienti affrontare percorsi di cura: serve agire su pi fronti, specialistici, multidisciplinari, che prevedano diversi livelli di intensit di cura. Purtroppo oggi i servizi offerti dal servizio sanitario nazionale sono insufficienti rispetto ai bisogni (in Italia ci sono 6 milioni di persone affette da obesit). C’ qualcosa, per, che come cittadini possiamo fare per rendere pi facili la vita e il percorso di cura di una persona con obesit: superiamo false credenze e pregiudizi; riconosciamo che non diremmo mai a una persona con anoressia nervosa sei pigra o a un diabetico basta che ti impegni un po’ di pi, dai; e finiamola di riservare questo trattamento all’obesit. Vi propongo ora una ricetta gustosa con un ingrediente spesso poco apprezzato, il cavolfiore. Per ricordarci che la realt sempre pi complessa dell’apparenza.

Pasta al forno con cavolfiori

Lessate il cavolfiore (300 g) in acqua salata. Preparate un fondo con olio, aglio e peperoncino e aggiungete la verdura scolata. Cuocete la pasta (200 g) e saltatela in padella. Spostate il tutto in una ciotola con pinoli (20 g), provola affumicata (100 g) e parmigiano a piacere. Versate la pasta ben mescolata in teglia e infornate a 200C per 15-20 minuti.

*Medico dietologo e divulgatore scientifico

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