Educazione finanziaria a scuola, Sinopoli (Flc Cgil) contrario: Così istruzione subalterna alle logiche del mercato

“Si conferma un orientamento politico che vede nella scuola non il luogo dove si formano soggetti capaci di riconoscersi parte attiva delle proprie scelte di vita e si acquisiscono gli strumenti critici per la conoscenza di sé e del mondo, ma si preparano le nuove generazioni secondo un paradigma funzionalista, rendendo l’istruzione subalterna alle logiche di mercato e all’attuale modello di sviluppo”.

Lo afferma all’Adnkronos il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, commentando l’inserimento dell’Educazione finanziaria nell’insegnamento dell’Educazione civica previsto nel disegno di legge Competitività approvato dal Consiglio dei ministri.

L’educazione Finanziaria – sottolinea Sinopoli – verrà inserita nel più ampio perimetro dell’educazione civica, le linee guida saranno definite dal Mim, d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob, sentite le associazioni rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari. Inoltre, gli stessi soggetti sottoscriveranno appositi accordi per promuovere la cultura finanziaria. Si conferma un orientamento politico che vede nella scuola non il luogo dove si formano soggetti capaci di riconoscersi parte attiva delle proprie scelte di vita e si acquisiscono gli strumenti critici per la conoscenza di sé e del mondo, ma si preparano le nuove generazioni secondo un paradigma funzionalista, rendendo l’istruzione subalterna alle logiche di mercato e all’attuale modello di sviluppo“.

Oltre al fatto – conclude – che nel perimetro dell’educazione civica, che ricordiamo consiste in 33 ore per anno scolastico, si tenta di far rientrare attività che comprendono tutto lo scibile umano, con il rischio di trascurare quelli che sono i veri temi relativi alla cittadinanza democratica.

Come sappiamo, grazie a tale misura approvata, acquisiscono centralità nel percorso formativo la finanza, il risparmio e l’investimento, con l’obiettivo di rendere i ragazzi cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese. Per promuovere la cultura finanziaria, il ddl prevede forme di cooperazione tra soggetti istituzionali e soggetti portatori di interessi economici.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, definirà le linee guida per lo studio dell’Educazione finanziaria nelle scuole, d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob e sentite le associazioni rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari. Inoltre, il MIM, la Banca d’Italia e la Consob sottoscriveranno appositi accordi per promuovere la cultura finanziaria, nel rispetto dell’autonomia scolastica.

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