Educazione motoria, Bucalo (FdI): verso lestensione della disciplina come materia curriculare nei primi tre anni della primaria

La senatrice Ella Bucalo (Fratelli d’Italia)

Sulla questione del concorso di educazione motoria è intervenuta anche la Senatrice Ella Bucalo, componente della Commissione Cultura e Istruzione del Senato e responsabile della Scuola di Fratelli d’Italia. L’on. ha affermato: “Non posso che accogliere con favore le dichiarazioni del Ministro allo Sport Abodi che, nel commentare favorevolmente la notizia del bando per l’assunzione di 1.740 docenti di educazione motoria fortemente voluto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, ha espresso la volontà di estendere l’educazione motoria anche nei programmi didattici dei primi tre anni della scuola elementare, dove ancora non è prevista come materia curriculare.  L’approvazione degli emendamenti relativi alla promozione della pratica sportiva nelle scuole e l’istituzione dei nuovi giochi della gioventù risponde proprio a questa finalità. Grazie all’emendamento di Fratelli d’Italia adesso infatti sarà possibile avviare gli alunni di prima, seconda e terza classe della scuola primaria alla pratica sportiva in forma ludica. Un importante passo verso l’estensione della disciplina sportiva come materia curriculare anche nei primi tre anni della primaria.”

Le dichiarazioni del ministro Abodi

Il ministro dello sport aveva così commentato la pubblicazione del bando del concorso per docenti di educazione motoria nella scuola primaria: “Il comune obiettivo di mandato, che condivido nel rispetto dei ruoli con il collega Valditara, è di poter garantire, entro il 2027, l’educazione motoria anche nei programmi didattici dei primi tre anni della scuola elementare, nei quali ancora non è prevista, confidando che migliori anche il numero di ore settimanali dedicate all’attività motoria e all’educazione fisica nella scuola primaria, di primo e secondo grado”.

Per la verità l’educazione fisica è prevista già dal 1955 almeno

Il vice direttore della Tecnica della Scuola, Reginaldo Palermo, aveva però sottolineato un importante aspetto:

Ci permettiamo di osservare che, per la verità, l’attività motoria fa parte del curricolo della scuola primaria da sempre.
Presente nei vecchi programmi Ermini del 1955 (si chiamava educazione fisica, ma veniva spesso chiamata “ginnastica”), nei programmi del 1985 prende la denominazione di “educazione motoria” e viene espressamente prevista per tutte le classi dalla prima alla quinta. I programmi didattici della scuola elementare del 1985 dedicavano alla educazione motoria un testo di 10mila battute circa, poco meno di 1500 parole.
Con le Indicazioni nazionali del 2012 si passa dall’educazione motoria all’educazione fisica, il testo si riduce ma resta ampio e articolato: 7mila battute e poco meno di un migliaio di parole.
Nel modello della certificazione delle competenze attualmente in uso al termine della scuola primaria si prevede esplicitamente questa voce: “In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali”.

Insomma, che sia educazione motoria, educazione fisica o ginnastica l’attività motoria ha sempre fatto parte dei programmi scolastici della scuola elementare o primaria che dir si voglia.
Altra questione, ovviamente, è quella che a che fare con le specifiche competenze dei docenti che la insegnano.
La legge finanziaria del 2022 ha introdotto i docenti specialisti, e questa è certamente una novità interessante, ma parlare di rivoluzione dei programmi e di inserimento di una nuova disciplina nei curricoli della primaria ci sembra davvero eccessivo.

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