Educazione sentimentale a scuola, Roccella: Una legge bipartisan sullaffettività, occorre educare soprattutto gli uomini

La proposta della segretaria del Pd, Elly Schlein, di rendere obbligatoria l’educazione all’affettività nelle scuole ha ricevuto attenzione immediata dalla ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella.

A seguito dell’ennesimo caso di femminicidio in Italia, il dibattito sull’inclusione dell’educazione all’affettività e alla sessualità nei programmi scolastici è diventato più incisivo. In un’intervista a La Stampa, Roccella ha espresso disponibilità al dialogo e alla collaborazione con l’opposizione, evidenziando l’importanza di un approccio riflessivo e attento nella definizione dei contenuti formativi.

L’approccio proposto sottolinea l’educazione al rispetto fin dalla tenera età, con un focus particolare sul rispetto degli altri e della libertà individuale, elementi fondamentali della democrazia. L’attenzione si concentra sulla necessità di educare i giovani, specialmente i maschi, ad avere rispetto per le donne e la loro libertà, sfidando gli stereotipi di genere.

La lotta alla violenza contro le donne è stata un punto qualificante dell’azione di governo. Il governo ha aumentato i fondi per il piano anti-violenza e per i centri e case-rifugio, mostrando un impegno cresccente nella prevenzione della violenza di genere.

Sebbene l’Italia sia tra i Paesi europei con un numero minore di femminicidi, la ministra Roccella riconosce che il fenomeno richiede un approccio multidimensionale, che va oltre le sole misure legislative. L’educazione all’affettività nelle scuole, pertanto, emerge come un aspetto cruciale per affrontare le dinamiche di dominio e squilibrio di potere presenti nella società.

Il dialogo aperto tra maggioranza e opposizione sulla questione dell’educazione all’affettività nelle scuole dimostra un impegno condiviso nel combattere la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto e della parità.