Educazione sessuale a scuola, il 94% dei giovani chiede che venga introdotta a scuola: a parlarne medici ed esperti. Sondaggio Osservatorio Durex

In un’epoca segnata da una crescente consapevolezza sulla violenza di genere e sull’importanza dell’educazione affettiva e sessuale, il 94% dei giovani italiani esprime un forte desiderio di includere questa materia nel curriculum scolastico.

La chiarezza nelle loro idee è palpabile: parlare di affettività e sessualità in maniera costruttiva, preferibilmente con professionisti qualificati, è visto come un passo cruciale verso un apprendimento educativo più efficace.

Un significativo 72,7% dei giovani intervistati considera medici, psicologi ed esperti le figure più appropriate per trattare questi temi a scuola. In termini di metodologia, un 32% predilige gruppi di discussione, mentre un 30% opta per lezioni frontali e il 16% suggerisce l’uso di sportelli di ascolto individuali con un esperto.

L’amministratore Delegato di Reckitt Benckiser Healthcare Italia, Paolo Zotti, sottolinea l’impegno dell’azienda nel promuovere l’educazione all’affettività e alla sessualità, specialmente tra i giovani. Il loro Osservatorio, attivo da oltre sei anni, si concentra sulla comprensione dei metodi di contraccezione e sulla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse tra i giovani italiani. L’azienda si mostra pronta a collaborare con le istituzioni per sviluppare programmi educativi efficaci.

La ricerca di Durex evidenzia alcune tendenze preoccupanti: solo il 43,4% dei giovani utilizza sempre il preservativo, e c’è una marcata mancanza di conoscenza sui metodi contraccettivi efficaci. Inoltre, il dialogo su questi temi è insufficiente sia in ambito scolastico sia familiare, con molti giovani che si rivolgono a Internet per informazioni, spesso incontrando dati errati o fuorvianti.