Elezioni 2022, il caso Emiliano che in Puglia difende il M5S: «Letta sbaglia, meglio uniti»

di Franco StefanoniIl presidente pd della Regione rivendica il lavoro fatto insieme ai Cinque Stelle. «Con loro avremmo vinto in molti collegi. Ciò che hanno fatto con Draghi? Solo uno scatto di nervi» Ricorda di aver combinato il primo incontro tra gli allora segretario dem Nicola Zingaretti e ministro grillino Luigi Di Maio per favorire il secondo governo Conte. Rivendica di aver portato avanti proficuamente in Regione Puglia, dal 2020, un accordo di maggioranza che raccoglie Pd e M5S. Avverte che il centrosinistra, a livello nazionale, sbaglia ad aver tagliato fuori dalle alleanze i Cinque Stelle dopo la caduta del governo Draghi. Michele Emiliano, 63 anni, magistrato, Pd, dal 2015 presidente della Regione Puglia, non condivide la rottura del suo partito con il M5S, e, in controtendenza rispetto al resto dei colleghi dem e a dispetto di chi osserva che il suo «laboratorio politico» non avrebbe ormai più ragion d’essere, rimane in buoni rapporti con il conterraneo Giuseppe Conte, a capo dei Cinque Stelle, il quale a sua volta ha assicurato la tenuta del patto tra i due partiti in Regione: «Il Movimento mantiene gli impegni presi con i cittadini». Emiliano, nel corso della kermesse «La piazza» organizzata a Ceglie Messapica (Brindisi) da Affaritaliani.it, il 28 agosto ha accusato il segretario Enrico Letta: «Un errore gravissimo il suo, nel momento in cui rompi questa alleanza, salvo miracoli, si rischia di avere una coalizione di centrodestra che può addirittura cambiare la Carta costituzionale. Non c’è niente da fare, con questa legge elettorale l’unica soluzione è avere una coalizione forte e vincente. Ma andremo separati e ci sarà lo spazio per quello che rimane del centrodestra pugliese, che potrà dire di aver vinto qui». La volontà di non rompere con i Cinque Stelle ha alla base la tenuta della giunta pugliese, che vede la pentastellata Rosa Barone nel ruolo di assessora al Welfare, e quattro consiglieri su cinque (contraria la sola Antonella Laricchia) schierati a sostegno della maggioranza di centrosinistra. «I Cinque Stelle sono parte della mia alleanza e, siccome stanno governando bene, dentro la coalizione progressista, non ho alcuna intenzione di fare a meno di loro», è il pensiero del governatore. Emiliano ha poi ricordato «con dolore» che a Roma la spaccatura tra M5S e Pd, trasferita a Bari, rovinerebbe il lavoro di anni. «I miei alleati del M5S», ha ricordato, «stanno recuperando, ma non hanno avuto la forza di essere uniti». Il presidente si dice convinto che se i due partiti avessero confermato l’alleanza, «avremmo vinto in tutti i collegi in Puglia. E probabilmente persino Fratelli d’Italia, che avrà come partito un grande risultato, non avrebbe portato a casa un granché». Per Emiliano: «Letta ha preso una decisione sulla base dell’emozione e poi non è più stato capace di tornare indietro. Ci ho provato anch’io». Non solo. «Al M5S sono semplicemente saltati i nervi dopo le parole di Draghi, non abituato allo stress di un dibattito parlamentare così grave». 29 agosto 2022 (modifica il 29 agosto 2022 | 12:12) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-29 08:28:00, Il presidente pd della Regione rivendica il lavoro fatto insieme ai Cinque Stelle. «Con loro avremmo vinto in molti collegi. Ciò che hanno fatto con Draghi? Solo uno scatto di nervi», Franco Stefanoni

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